Ecco la nuova Bibbia dalla parte di Eva di Paolo Patruno

Ecco la nuova Bibbia dalla parte di Eva Le teologhe inglesi: «Gesù era maschilista» Ecco la nuova Bibbia dalla parte di Eva LONDRA , DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E adesso anche la Bibbia diventa «femminista». Già era successo che l'indocile gregge delle fedeli inglesi desse alle stampe una versione femminile delle preghiere quotidiane. Ma dal mese prossimo chi vorrà potrà leggere anche la Bibbia o i Vangeli «reinterpretati» opportunamente per purgarli dalle incrostazioni «maschiliste» che per secoli, anzi per millenni, li hanno permeati. La singolare iniziativa si deve a un agguerrito drappello di teologhe che hanno compilato un «commento femminile alla Bibbia» pubblicato da una società editrice vecchia di quattro secoli e da sempre fedele veicolo delle vedute della Chiesa d'Inghilterra. Perché, come è noto, è la gerarchia della Chiesa anglicana ad essere animata da una furia di rinnovamento in chiave femminista, come dimostra la battaglia per l'ordinazione delle donne-preti che non tutti i fedeli condividono con lo stesso entusiasmo, come dimostrano le votazioni al Sinodo generale di York dei giorni scorsi. Simbolo della ventata femminista, sta per arrivare dunque in libreria questa Bibbia «rivisitata» con la sensibilità femminile che ha apportato al¬ cune radicali modifiche al credere comune. La prima, sostanziale novità riguarda la figura della nostra progenitrice: Eva. Ebbene, non è più descritta come una debole, vittima del demonio tentatore, ma emerge come «una eroina», come una donna coraggiosa che aveva preso coscientemente «la decisione di portare l'umanità alla sfida decisiva in un mondo in cambiamento, ben lontano dal paradiso terrestre». Al suo confronto, naturalmente, il povero Adamo fa la figura dell'imbranato, incapace e inutile, a rimorchio della sua intraprendente compagna, che sa quello che vuole, che non è affatto vittima, come raccontano le scritture, del serpente tentatore. Nella stessa chiave sono riviste altre figure del Nuovo Testamento, vengono reinterpretate le parabole dei Vangeli. Così, ad esempio, Maria Maddalena viene potentemente rivalutata perché la sua tradizionale raffigurazione come prostituta redenta da Gesù sarebbe soltanto «una distorsione nell'immaginario della cristianità occidentale, ispirata dall'autore (al maschile, naturalmente, ndr) del Vangelo secondo Luca». E Gesù? La figura del Figlio di Dio era stata interpretata recentemente «come un rivoluzionario femminista, oppo¬ sto all'ambiente religioso e al retaggio tradizionale del Popolo eletto». Ma questa ipotesi viene adesso energicamente respinta dalle teologhe femministe, che arrivano perfino a descrivere Gesù come «un maschio sciovinista e dominante», cogliendolo nell'episodio della donna che lo cerca per guarire sua figlia. Nella loro furia iconoclasta, le autrici della nuova versione della Bibbia sovvertono la parabola del «figliuol prodigo» ribattezzandola come la storia della «madre smarrita». E arrivano a trovate involontariamente umoristiche, come quando sostengono seriose che l'asinelio che trasportò Gesù a Gerusalemme in realtà era un'asina. La versione femminista della Bibbia ha finito perciò per urtare gli esponenti della Chiesa tradizionalista che accusano le teologhe di aver «distorto le Scritture dandone una visione completamente sbagliata, scambiando il Diavolo per il Bene e viceversa - come afferma risentito il reverendo Roy Porter, teologo all'Università di Exeter -. Il loro gioco sta sfociando in conclusioni perverse». Ma l'editore della Bibbia al femminile è convinto di poter calamitare migliaia di nuove lettrici. E questo gli basta. Paolo Patruno

Persone citate: Gesù, Maria Maddalena, Roy Porter

Luoghi citati: Gerusalemme, Londra