Panic nei guai, ma col fisco Usa

Panic nei guai, ma col fisco Usa Caduta d'immagine per il neopremier serbo, avrebbe miliardi di debiti Panic nei guai, ma col fisco Usa Altre bombe sulle rovine di Sarajevo, uccisi 4 bambini Ventimila profughi fuggono a nuoto attraverso la Sava ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Dopo il viaggio-blitz a Helsinki, dove si è presentato senza invito poco prima della chiusura del vertice Csce, il neo-premier della Federazione serbo-montenegrina, Milan Panie, continua a far parlare di sé. Secondo le rivelazioni del Los Angeles Times, il miliardario uomo d'affari americano di origine serba avrebbe dei conti in sospeso con la giustizia degli Stati Uniti. Pochi giorni prima di partire per Belgrado, dove ha accettato di formare il nuovo governo della cosiddetta Repubblica jugoslava, Panie sarebbe stato denunciato per evasione fiscale e debiti contratti per acquistare alcuni motel. L'azione giudiziaria, intentata dagli enti federali americani, gli contesta il mancato rimborso dei prestiti concessigli nel 1985 per un valore di 0,4 milioni di dollari. Un'altra azione giudiziaria riguarda il rimborso di 7 milioni di dollari. E le autorità di San Diego hanno denunciato Milan Panie per aver evaso le imposte. Proprietario di una grande industria farmaceutica in California, il controverso capo del governo jugoslavo - in realtà la carica dovrebbe essergli ufficialmente confermata domani - ha inoltre avuto dei problemi con le autorità sanitarie degli Usa. L'anno scorso Panie ha pagato 600 mila dollari di multa per aver mentito sugli effetti positivi del farmaco antivirale Virazone, registrato dalla sua impresa come adatto alla cura dell'Aids. Le ultime accuse contro Milan Panie rischiano di far crollare definitivamente le speranze di una soluzione pacifica alla crisi jugoslava. Benché inesperto in materia politica, Panie avrebbe potuto essere l'uomo della svolta di Belgrado. Non a caso gli stessi americani hanno visto in lui una buona carta da giocare e gli hanno dato il permesso di assumere la carica politica in Serbia malgrado la sua cittadinanza Usa e le sanzioni contro la sua patria d'origine. A Belgrado intanto comincia¬ no a rimproverargli sempre di più di voler dare alla Jugoslavia l'impronta americana. A differenza del principe Aleksandar Karadjordjevic, l'aspirante al trono, che nella sua lunga tournée in Serbia continua a far rivivere le tradizioni del passato. Non riuscendo però a esprimersi nella madrelingua, l'erede della monarchia serba è costretta ad arrangiarsi in tutti i modi per farsi capire dai suoi discepoli. Ieri ha parlato in italiano per spiegare che il suo modello è il re di Spagna Juan Carlos. La guerra infuria in Bosnia Erzegovina. Nel quartiere Hrasnica di Sarajevo una granata ha ucciso ieri pomeriggio quattro bambini, ferendone altri due. Altre 4 persone hanno riportato ferite minori in quest'ultimo attacco delle truppe serbo-federali che continuano a cannoneggiare la capitale bosniaca. Dopo 70 giorni di isolamento nel quartiere Dobrinja sono entrati 12 camion con gli aiuti umanitari. Il convoglio, scortato da otto autoblindo delle forze di pace dell'Onu, è potuto passare grazie a una tregua di sei ore concordata con i serbi che assediano Dobrinja. Finita la distribuzione dei soccorsi i serbi hanno ripreso a bombardare le case. La situazione è sempre più drammatica a Gorazde, dove i caccia di Belgrado hanno sgan- ciato le micidiali bombe a cassetta uccidendo decine di abitanti. Verso la città assediata dai carri armati serbi stanno avanzando nuovi gruppi di cetnici, mentre l'esercito ha mandato altri 12 carri armati. Unica speranza, le navi Onu che ieri sono salpate da Lisbona. L'offensiva serbo-federale continua in tutta la Bosnia nordoccidentale. Per sfuggire al terrore dei miliziani, nelle ultime ventiquattr'ore più di 20 mila profughi musulmani e croati hanno attraversato il fiume Sava, spesso a nuoto, per raggiungere la sponda croata. Ingrid Badurina Il nuovo premier jugoslavo Panie è accusato di evasione fiscale [FOTO ANSA)

Persone citate: Aleksandar Karadjordjevic, Ingrid Badurina, Juan Carlos, Milan Panie, Panic