Stessa stanza dell'attentato di Flavia Amabile

Stessa stanza dell'attentato Stessa stanza dell'attentato Folla davanti al Policlinico «Auguri, cerca di guarire presto» ROMA. La capotte della Mercedes nera viene abbassata lentamente. Sotto, un centimetro dopo l'altro, appare il volto di Giovanni Paolo II: stanco, sofferente. «Eccolo, eccolo, ma vedi quanto è smagrito?». E' poco più di un sussurro la prima reazione della folla che da quattro ore attende nel piazzale del Policlinico Gemelli. Il Papa non può avvertirlo, ma legge lo stesso nelle centinaia di occhi che lo scrutano l'ansia e la preoccupazione. Si fa forza, si alza, accenna ad un sorriso e un lungo applauso lo aiuta a scendere dall'auto. Un po' curvo, si dirige verso il portone principale del Policlinico, ma per tutti ha uno sguardo, una stretta di mano. «Posso farle gli auguri di una rapida guarigione?», gli chiede un giornalista. Giovanni Paolo II, si curva ancora di più per farsi ripetere la frase, poi: «Questo è proprio un buon augurio», risponde. Di più non pu^dire. Le quattro figure scu,re che lo seguono, il cardinal Sodano, il segretario particolare Dsziwisz, il cameriere personale Angelo Gugel e il medico personale, lo sottraggono con gentilezza all'affetto dei fedeli e lo scortano lungo il corridoio. Non prima di dargli la possibilità di ascoltare l'urlo che si leva dai piani alti dell'ospedale, dai malati che lo hanno atteso affacciati alle finestre: «Viva il Papa». Ancora un sorriso, poi le porte dell'ascensore si richiudono. Venti secondi per arrivare fino al decimo piano. Il ricovero è ufficialmente iniziato: sono quasi le otto di sera. Il reparto è l'S.l delia chirurgia generale, dove Esse sta per Solventi, cioè quelli che pagano la permanenza in ospedale. Metà ala del reparto è riservata a lui, la stessa che lo aveva ospitato undici anni fa quando Giovanni Paolo II subì l'attentato. Non sono cambiati il linoleum scuro, la luce dei neon giallo pallida e il profumo di lenzuola pulite. Identico anche l'appartamento di tre stanze: due camere ed un piccolo soggiorno con divanetti e televisore 21 pollici. La sola differenza rispetto al 1981 è il quadro della Madonna Nera di Czestochowa, appeso alle spal- le del letto, che lui stesso ha donato all'ospedale dopo la guarigione. E' la Madonna Nera la protettrice del Papa, come il Papa stesso ama ripetere, è lei che lo ha salvato dal proiettile sparato da Ali Agca. Nelle stanze attigue all'appartamento del pontefice sono stati sistemati il segretario particolare e il cameriere personale del Pontefice. Sparsi un po' dovunque ci sono i vestiti blu un po' gonfi sul petto delle guardie del corpo: quelli della vigilanza vaticana e quelli della sicurezza dell'ospedale. Nel resto del reparto accanto al Papa da ieri hanno trovato ospitalità due suore polacche: hanno da sempre il compito di assisterlo e continueranno a farlo anche in ospedale. Proprio per controllare che tutto fosse in ordine, una di loro è arrivata con la sua valigetta un'ora prima di lui. Un controllo inutile: tutto era stato curato fin nei minimi particolari già dal primorpQmeriggio. Verso le cinque, per ingannare l'attesa, gli inservienti avevano ccminciato a spazzare le ultime cicche di sigarette e a pulire i posacenere. E le guardie del corpo a lanciarsi ordini sempre più frenetici via radio. GÌ} accertamenti incominceranno già da questa mattina alle sette: nella metà ala riservata al Papa del reparto S.l arriverà un'equipe composta da quindici persone tra medici ed infermieri. E si avvicenderanno il rettore dell'Università cattolica Adriano Bausola, il preside della facoltà di medicina, Luigi Ortona, il sovrintendente dell'ospedale Luigi Candia, il direttore sanitario Emilio Tresalti, il direttore amministrativo Antonio Cecchetti, il primario del reparto di chirurgia generale Francesco Crucitti e monsir gnor Elio Sgreccia, docente di bioetica. Saranno loro che compileranno i bollettini medici che, a partire da domani, verranno annunciati con un preavviso di sei ore. Saranno loro ad annunciare quello che accadrà nei prossimi giorni: se Giovanni Paolo II dovrà operarsi o no e qual è effettivamente il suo stato di salute. Flavia Amabile

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