«Vi faccio una confidenza, sono malato»

«Vi faccio una confidenza, sono malato» Giovanni Paolo II è stato ricoverato ieri sera al Gemelli per «accertamenti diagnostici» «Vi faccio una confidenza, sono malato» L'annuncio all'Angelus in S. Pietro CITTA' DEL VATICANO. Il Papa sta male. Giovanni Paolo II è ricoverato da ieri sera al Policlinico Gemelli di Roma per «accertamenti diagnostici»: l'annuncio, improvviso, getta una luce preoccupante sulle condizioni di salute di Papa Wojtyla, ed è stato fatto dallo stesso Pontefice ieri, ai fedeli presenti in Piazza San Pietro alla recita dell'Angelus. E il Papa non ha fatto nulla per sdrammatizzare la portata della notizia. Con il volto serio e teso, dopo aver lanciato un appello per la Bosnia Erzegovina, si è rivolto alla piazza: «vorrei farvi ora Una confidenza. Mi recherò stasera al Poli elmo Gemelli per sottopormi ad alcuni accertamenti diagnostici. Chiedo le vostre preghiere affinché il Signore mi sia accanto con il suo aiuto ed il suo sostegno. Alla Vergine Santissima ripeto il mio "Totus Tuus", con piena fiducia nella sua materna protezione». «Totus Tuus», tutto tuo, è il motto di Papa Wojtyla, il cui stemma reca, oltre a una croce d'oro in campo azzurro, una grande «M» pure in oro. Ma l'affidamento alla Madonna, in questo contesto, ha un significato particolare. Giovanni Paolo II è fermamente convinto che sia stato l'intervento provvidenziale della Vergine a salvargli la vita, il 13 maggio del 1981, e le ha «consegnato» sia il proiettile che la fascia insanguinata in due diversi santuari, Czestochowa e Fatima. Ripetere ora la sua preghiera testimonia della serietà della preoc¬ cupazione del Papa. Serietà confermata dai tempi della decisione. Mercoledì Giovanni Paolo II avrebbe dovuto partire per Lorenzago di Cadore, dieci giorni di vacanza in montagna. Il direttore della sala stampa della Santa Sede, Joaquin Navarro Valls, ha affermato ieri che il ricovero, breve, costringerà il Papa a spostare, non ad annullare, l'inizio delle sue vacanze. Un rinvio «di giorni e non di settimane». Ma non si esclude la necessita, o l'opportunità, di un intervento chirurgico; e di conseguenza ogni previsione potrebbe facilmente saltare. Appare evidente che solo «qualcosa» di ancora non noto, ma certamente serio e preoccupante, avrebbe potuto rendere necessario un cambiamento di programma all'ultimo minuto.. Un normale «check up», analisi di routine si potevano rimandare, o svolgere in tempi diversi. E il «qualcosa» deve essere accaduto negli ultimi giorni. Persone che hanno pranzato con Giovanni Paolo n nelle scorse settimane, e sono state a colloquio con lui per parecchio tempo nei giorni scorsi, non hanno notato nulla di diverso, né nell'aspetto fisico né nel comportamento del Papa. Che cosa ha il Pontefice? La versione della Santa Sede parla di «affezione intestinale» («non infezione», ha precisato Navarro) che sarebbe stata contratta durante il recente viaggio di Giovanni Paolo II in Angola, dal 6 al 10 giugno scorso. «Il Santo Padre si ricovera al Policlinico Gemelli nella Facoltà di Medicina dell'Università Cattolica del Sacro Cuore in Roma. Il ricovero ha luogo presso la Clinica chirurgica diretta dal prof. Francesco Crucitti. Esso è motivato dalla necessità di completare le indagini diagnostiche già iniziate in Vaticano, in riferimentc ad un'affezione intestinale ed in preparazione degli idonei provvedimenti terapeutici». E' stato lo stesso Crucitti ad operare Giovanni Paolo II il 13 maggio 1981, quando il Pontefice vi fu trasportato, gravemente ferito. Forse il malessere che lo ha condotto ieri sera al Gemelli ha radici più lontane del giugno scorso. Chi segue il Pontefice nei suoi viaggi ricorda che già il 15 ottobre scorso, durante la visita pastorale in Brasile, a Goiania, Giovanni Paolo II diede chiari segni di sofferenza. La spiegazione fornita allora fu che aveva probabilmente mangiato qualche cosa che gli aveva fatto male. E così forse si capisce perché il programma dei recenti viaggi sia parso più «leggero» del consueto. Quest'anno inoltre i viaggi all'estero sono solo tre, invece dei 4 di norma. «Siamo ottimisti» ha detto il direttore della sala stampa della Santa Sede. Fra gli esami che il Papa farà c'è anche, quasi certamente già oggi, il «clisma opa¬ co», un esame destinato a rilevare eventuali anomalie nell'intestino. Proprio là dove Giovanni Paolo II è stato colpito il 13 maggio 1981. Ed è stato operato due volte. Una voce ricorrente, anche se sempre smentita da tutti gli organi ufficiali, parlò della necessità di un secondo intervento per risolvere un problema di un certo rilievo nato dopo la prima operazione. Una circostanza minimizzata, allora e dopo, sia dalla Santa Sede che dal «Gemelli». Ma Navarro non ha escluso che gli «accertamenti» di questi giorni siano collegati all'attentato. Marco Tosatii Il Papa arriva al Gemelli (a sinistra) Qui accanto annuncia ai fedeli l'imminente ricovero

Luoghi citati: Angola, Brasile, Citta' Del Vaticano, Lorenzago Di Cadore, Roma