Interminabili notti in bianco per sfogare tutta la rabbia
Italia-Germania finisce 3-4 Italia-Germania finisce 3-4 A Bologna, nella partita amarcord BOLOGNA DAL NOSTRO INVIATO I ragazzi dell'82 si tuffano nella nostalgia in questo amarcord bolognese contro quella Germania che consegnò loro il Mondiale in Spagna. Manca il compianto Scirea (la moglie Mariella ha voluto essere qui a rappresentarlo), tutti presenti gli altri, Bearzot e Vecchiet in prima fila. Dieci anni passati in un attimo, giocano ancora Bergomi e Collovati, gli altri provano le tante strade che si sono aperte nel mondo del calcio. Un'eccezione: Paolo Rossi, uomo d'affari che di pallone vuol sentire parlare solo per divertimento. Sugli spalti sono in diecimila, neanche la pioggia è riuscita a fermarli. I magnifici undici sono Zoff, Bergomi, Cabrini, Oriali, Collovati, Gentile, Conti, Tardelli, Rossi, Antognoni e Graziarli. Zoff chiede un microfono, vuole un applauso in memoria di Scirea. Il Dall'Ara esplode. Si gioca. I primi applausi sono per Conti e Graziani. Ma al 5' passano i bianchi. Rasoterra maligno di Briegel, Zoff si allunga invano sull'erba bagnata. In dieci minuti Conti cerca tre volte la vendetta e tre volte Schumacher dimostra di essere portiere vero. Entra Dossena per Tardelli e al 20' un lampo di antica gloria. Azione tutta al volo Conti, Cabrini, Conti, Dossena. Lancio a Rossi, ma Pablito sembra solo un ricordo. Al 34' esce Zoff, tra gli applausi. Lascia il posto a Bordon. Ancora cinque minuti ed è il pareggio, è Rossi che si vendica dando a Graziani il pallone da appoggiare in rete. Un minuto di gioia, poi Hansi Muller con mille finte corica Bordon. E' un guaio, i bianchi sono due volte più veloci. Ma ci pensa ancora Rossi a battere Schumacher. Ripresa. Antognoni e Rossi restano in panchina, tocca a Causio e Altobelli. Dominio tedesco, il pubblico protesta e scatta il contropiede azzurro. Altobelli fugge, serve Graziani che mette a sedei'e Schumacher. Italia in vantaggio per un minuto, poi Hrubesch sigla il tre a tre. E' partita vera, ma dieci anni sono tanti, soprattutto per gli azzurri. Esce Conti, infortunato, ed entra Selvaggi. Bordon salva il risultato almeno quattro volte, poi Rummenigge lo castiga. Tede-, seni in vantaggio e finisce così. Piero Serantoni
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