Iri Eni Enel e Ina sono Spa Domani passano al Tesoro
Amato «boccia» Mancini umm RESTA FUORI Amato «boccia» Mancini ROMA. E l'Efim restò fuori. Per l'ente di gestione presieduto da Gaetano Mancini non c'è posto nelle due nuove holding che dovranno trasformare le società pubbliche in spa. L'Efim è infatti l'unico dei grandi enti di gestione a non figurare nel decreto, approvato dal Consiglio dei ministri, che prevede la trasformazione di Iri, Eni, Ina ed Enel in società per azioni. L'esclusione dal progetto, varato dal governo Amato, suona come ulteriore conferma delle ipotesi di commissariamento o di parziale smembramento dell'ente circolate in quest'ultimo periodo. In questo senso sembra doversi interpretare anche la «due giorni» per Mancini, che ieri e venerdì si è recato a Palazzo Chigi per esaminare, con i ministri finanziari ed economici e con il presidente del Consiglio, le possibili soluzioni per il futuro dell'Efim. Ieri, uscendo dall'incontro, Mancini ha dichiarato: «Non ci sono ancora novità». Ma il governo è intenzionato a commissariare l'Efim? «Questo non esiste - ha risposto Mancini - speriamo si trovi una soluzione giusta, ma per ora c'è solo da studiare».
Persone citate: Gaetano Mancini, Mancini
Luoghi citati: Roma
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