Musica contemporanea? Stress e turbe psichiche

Musica contemporanea? Stress e turbe psichiche Malattie d'arte, percussioni e ottoni sotto accusa Musica contemporanea? Stress e turbe psichiche Malattie... d'artista. Al Teatro Nuovo si sono conclusi ieri i cinque giorni del «Primo corso propedeutico sulle patologie da palcoscenico». Organizzato dai Centri di Medicina per la danza e per la musica, il convegno ha ospitato esperti nei vari settori. Rivolti a medici, terapisti e a insegnanti di danza e musica, gli interventi hanno affrontato vari argomenti: molte le curiosità, per i non iniziati. Da uno studio presentato, ad esempio, è emerso che tra gli esecutori di musica sinfonica, la musica «contemporanea» risulta più stressante di quella classica. Nelle orchestre specializzate in contemporanea, oltre alla perdita di udito sono infatti state registrate anche altre patologie da rumore come disturbi cardiocircolatori e intestinali, nonché turbe psicologiche in percentuali molto elevate: la colpa, l'uso frequente delle percussioni e degli ottoni. Un altro intervento ha illustrato alcuni disturbi ricorrenti negli artisti. Uno studio citato condotto a Praga qualche anno fa aveva paragonato un gruppo di musicisti d'orchestra a uno di operai di fabbrica: il tasso di segni degenerativi della colonna vertebrale e della mano è risultato molto più alto nei primi che nei secondi. Al Nuovo si è parlato di altri mali tipici. Nel campo della dermatologia, i musicisti di strumenti ad arco sono esposti ad allergie causate dal tipo di legno usato, da lacche e vernici di copertura e dai materiali dei diversi tipi di corde. Per non parlare del «callo dei violinista», un tumore alla parte sinistra della mandibola che crea grandi problemi ai suonatori di violino e di viola: in un'indagine presentata al convegno, su 1016 artisti intervistati, ben 639 hanno dichiarato di averne sofferto. [cr. e] Musica contemporanea? Stress e turbe psichiche Malattie d'arte, percussioni e ottoni sotto accusa Musica contemporanea? Stress e turbe psichiche Malattie... d'artista. Al Teatro Nuovo si sono conclusi ieri i cinque giorni del «Primo corso propedeutico sulle patologie da palcoscenico». Organizzato dai Centri di Medicina per la danza e per la musica, il convegno ha ospitato esperti nei vari settori. Rivolti a medici, terapisti e a insegnanti di danza e musica, gli interventi hanno affrontato vari argomenti: molte le curiosità, per i non iniziati. Da uno studio presentato, ad esempio, è emerso che tra gli esecutori di musica sinfonica, la musica «contemporanea» risulta più stressante di quella classica. Nelle orchestre specializzate in contemporanea, oltre alla perdita di udito sono infatti state registrate anche altre patologie da rumore come disturbi cardiocircolatori e intestinali, nonché turbe psicologiche in percentuali molto elevate: la colpa, l'uso frequente delle percussioni e degli ottoni. Un altro intervento ha illustrato alcuni disturbi ricorrenti negli artisti. Uno studio citato condotto a Praga qualche anno fa aveva paragonato un gruppo di musicisti d'orchestra a uno di operai di fabbrica: il tasso di segni degenerativi della colonna vertebrale e della mano è risultato molto più alto nei primi che nei secondi. Al Nuovo si è parlato di altri mali tipici. Nel campo della dermatologia, i musicisti di strumenti ad arco sono esposti ad allergie causate dal tipo di legno usato, da lacche e vernici di copertura e dai materiali dei diversi tipi di corde. Per non parlare del «callo dei violinista», un tumore alla parte sinistra della mandibola che crea grandi problemi ai suonatori di violino e di viola: in un'indagine presentata al convegno, su 1016 artisti intervistati, ben 639 hanno dichiarato di averne sofferto. [cr. e]

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