Il «re della casbah» patteggia 9 mesi
Il «re della casbah» patteggia 9 mesi Accusato di truffa da nordafricani Il «re della casbah» patteggia 9 mesi Il «re della casbah», l'uomo che affittava posti letto a centinaia di extracomunitari, è finito in un'aula di Pretura, accusato di truffa, appropriazione indebita, esercizio abusivo dell'attività di affittacamere e di un'agenzia d'affari senza licenza. Mariano Geraci, 62 anni, manovale delle Ferrovie in pensione, originario di Castellana Sicilia in provincia di Palermo, ha patteggiato ieri mattina nove mesi di reclusione davanti al pretore Quinto Bosio. Geraci, difeso dagli avvocati Scalenghe e Sorace, era stato arrestato il 15 gennaio scorso. Contro di lui il pm Mauro Amisano aveva raccolto numerose denunce di cittadini extracomunitari, che si ritenevano da lui truffati. Un marocchino aveva pagato 700 mila lire anticipate, per poi scoprire che l'alloggio era già occupato da un tunisino. In un altro caso Geraci aveva fatto un compromesso per l'acquisto di un appartamento in via San Donato 53 versando un anticipo, e aveva subito affittato i locali a 25 stranieri da cui pretendeva dalle 200 alle 300 mila lire a testa. Lui si è sempre difeso dicendo di essere «un benefattore», di «offrire un tetto a chi altrimenti dormirebbe per strada». La figlia Stefania, presente all'udienza di ieri, ha ribadito: «Mio padre non è colpevole. Tutte queste accuse sono assurde». Mariano Geraci, attualmente detenuto alle Vallette, tornerà in libertà il 15 luglio, ma dovrà scontare ancora tre mesi di carcere. Mariano Geraci si è sempre difeso «Ho offerto un tetto a chi dormiva in strada» Il «re della casbah» patteggia 9 mesi Accusato di truffa da nordafricani Il «re della casbah» patteggia 9 mesi Il «re della casbah», l'uomo che affittava posti letto a centinaia di extracomunitari, è finito in un'aula di Pretura, accusato di truffa, appropriazione indebita, esercizio abusivo dell'attività di affittacamere e di un'agenzia d'affari senza licenza. Mariano Geraci, 62 anni, manovale delle Ferrovie in pensione, originario di Castellana Sicilia in provincia di Palermo, ha patteggiato ieri mattina nove mesi di reclusione davanti al pretore Quinto Bosio. Geraci, difeso dagli avvocati Scalenghe e Sorace, era stato arrestato il 15 gennaio scorso. Contro di lui il pm Mauro Amisano aveva raccolto numerose denunce di cittadini extracomunitari, che si ritenevano da lui truffati. Un marocchino aveva pagato 700 mila lire anticipate, per poi scoprire che l'alloggio era già occupato da un tunisino. In un altro caso Geraci aveva fatto un compromesso per l'acquisto di un appartamento in via San Donato 53 versando un anticipo, e aveva subito affittato i locali a 25 stranieri da cui pretendeva dalle 200 alle 300 mila lire a testa. Lui si è sempre difeso dicendo di essere «un benefattore», di «offrire un tetto a chi altrimenti dormirebbe per strada». La figlia Stefania, presente all'udienza di ieri, ha ribadito: «Mio padre non è colpevole. Tutte queste accuse sono assurde». Mariano Geraci, attualmente detenuto alle Vallette, tornerà in libertà il 15 luglio, ma dovrà scontare ancora tre mesi di carcere. Mariano Geraci si è sempre difeso «Ho offerto un tetto a chi dormiva in strada»
Persone citate: Geraci, Mariano Geraci, Mauro Amisano, Quinto Bosio, Sorace
Luoghi citati: Castellana Sicilia
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