La tangenziale in Procura
La tangenziale in Procura Esposto alla magistratura dei verdi sulle doppie barriere La tangenziale in Procura Il consigliere provinciale Chiaber^contro iKasellini» diAlmese ed Avigliana «Spreco di risorse e inquinamento sulla statale che attraversa i paesi» Si rivolge alla Procura della Repubblica il consigliere provinciale verde Claudio Chiaberge: «Perché - dice - si trovi finalmente una soluzione al problema delle doppie barriere di pedaggiamento poste tra la tangenziale di Torino (realizzata e gestita dall'Ativa) e le autostrade che vi si immettono, in particolare Trofarello per la Torino-Piacenza, in concessione alla Satap, e Bruere per la Torino-Bardonecchia, realizzata più recentemente dalla Sitaf». Chiaberge, in un esposto alla magistratura, sostiene che l'eliminazione delle doppie barriere tariffarie non viene raggiunta «per la tutela di determinati equilibri finanziari della società Ativa, pare - specifica - già salvata dal fallimento proprio dall'intervento di quella legge, la 531 dell'82, che in cambio di provvidenze imponeva l'eliminazione del doppio pedaggiamento». Secondo il consigliere la situazione che si è venuta a creare per il comportamento degli enti locali proprietari dell'Ativa, primo fra tutti la Provincia, è senza uscita, perché con il pretesto dei piani finanziari per mantenere in vita la società della tangenziale, non si tocca il pedaggiamento. Nello stesso tempo all'Ativa vengono affidati sempre nuovi lavori. Il recente accordo Sitaf-Ativa-Provincia per l'eliminazione del casello di Bruere, attivando due nuove barriere ad Almese ed Avigliana, secondo Chiaberge ripropone un problema simile a quello di Trofarello. In più è in contrasto con precedenti impegni secondo i quali un solo casello, a Ovest di Avigliana, avrebbe dovuto assorbire tutto il lavoro. Stanno invece nascendo due nuovi «casellini» sugli svincoli di Aimese ed Avigliana: «Tali "casellini" - dice Chiaberge nell'esposto alla Procura - che hanno lo scopo di assicurare sia la riscossione del pedaggio autostradale che quello della tratta Rivoli-Avigliana, modificano a fondo l'intero sistema di circolazione, precedentemente con¬ cordato e in gran parte realizzato, provocando verosimilmente spreco di risorse e aumento di inquinamento e di traffico lungo i centri abitati posti a cavallo della statale 25». Chiaberge chiede che sia verificata la regolarità del comportamento delle società autostradali, e degli enti pubblici che le possiedono, rispetto ai disposti della legge 531/82 e a quelli delle norme sull'inquinamento dei centri abitati. Ma il consigliere fa notare ancora che alcune opere complementari all'autostrada diventano inutili con i nuovi accordi: «Altri sprechi. Ad esempio - dice la bretella di uscita autostradale verso la statale ad Almese, che sarebbe disattivata dopo essere stata realizzata. E poi il "casellino" di Avigliana provocherebbe il pedaggiamento della prevista circonvallazione, per i laghi, disincentivandone l'uso e mantenendo gran parte del traffico su corso Laghi, fatto che si voleva ad ogni costo evitare». [g. b.l La tangenziale in Procura Esposto alla magistratura dei verdi sulle doppie barriere La tangenziale in Procura Il consigliere provinciale Chiaber^contro iKasellini» diAlmese ed Avigliana «Spreco di risorse e inquinamento sulla statale che attraversa i paesi» Si rivolge alla Procura della Repubblica il consigliere provinciale verde Claudio Chiaberge: «Perché - dice - si trovi finalmente una soluzione al problema delle doppie barriere di pedaggiamento poste tra la tangenziale di Torino (realizzata e gestita dall'Ativa) e le autostrade che vi si immettono, in particolare Trofarello per la Torino-Piacenza, in concessione alla Satap, e Bruere per la Torino-Bardonecchia, realizzata più recentemente dalla Sitaf». Chiaberge, in un esposto alla magistratura, sostiene che l'eliminazione delle doppie barriere tariffarie non viene raggiunta «per la tutela di determinati equilibri finanziari della società Ativa, pare - specifica - già salvata dal fallimento proprio dall'intervento di quella legge, la 531 dell'82, che in cambio di provvidenze imponeva l'eliminazione del doppio pedaggiamento». Secondo il consigliere la situazione che si è venuta a creare per il comportamento degli enti locali proprietari dell'Ativa, primo fra tutti la Provincia, è senza uscita, perché con il pretesto dei piani finanziari per mantenere in vita la società della tangenziale, non si tocca il pedaggiamento. Nello stesso tempo all'Ativa vengono affidati sempre nuovi lavori. Il recente accordo Sitaf-Ativa-Provincia per l'eliminazione del casello di Bruere, attivando due nuove barriere ad Almese ed Avigliana, secondo Chiaberge ripropone un problema simile a quello di Trofarello. In più è in contrasto con precedenti impegni secondo i quali un solo casello, a Ovest di Avigliana, avrebbe dovuto assorbire tutto il lavoro. Stanno invece nascendo due nuovi «casellini» sugli svincoli di Aimese ed Avigliana: «Tali "casellini" - dice Chiaberge nell'esposto alla Procura - che hanno lo scopo di assicurare sia la riscossione del pedaggio autostradale che quello della tratta Rivoli-Avigliana, modificano a fondo l'intero sistema di circolazione, precedentemente con¬ cordato e in gran parte realizzato, provocando verosimilmente spreco di risorse e aumento di inquinamento e di traffico lungo i centri abitati posti a cavallo della statale 25». Chiaberge chiede che sia verificata la regolarità del comportamento delle società autostradali, e degli enti pubblici che le possiedono, rispetto ai disposti della legge 531/82 e a quelli delle norme sull'inquinamento dei centri abitati. Ma il consigliere fa notare ancora che alcune opere complementari all'autostrada diventano inutili con i nuovi accordi: «Altri sprechi. Ad esempio - dice la bretella di uscita autostradale verso la statale ad Almese, che sarebbe disattivata dopo essere stata realizzata. E poi il "casellino" di Avigliana provocherebbe il pedaggiamento della prevista circonvallazione, per i laghi, disincentivandone l'uso e mantenendo gran parte del traffico su corso Laghi, fatto che si voleva ad ogni costo evitare». [g. b.l
Persone citate: Chiaberge, Claudio Chiaberge, Esposto
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