E' d'oro il trono di Elisabetta

E' d'oro il trono di Elisabetta Dalla Thatcher miliardi esentasse E' d'oro il trono di Elisabetta LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Uno degli svaghi preferiti dagli inglesi è quello di mettere il naso negli affari di Casa reale, come dimostra il quotidiano accanimento nello scoprire le traversie matrimoniali dei figli della Regina. E questa curiosità si tinge regolarmente di toni acidi o addirittura scandalizzati quando nel mirino dell'opinione pubblica finiscono le pingui finanze della Corte o di una Regina esentasse, la donna più ricca del mondo. E' quanto è successo ieri, appena il «Guardian» ha rivelato che, in virtù di una generosa «regalia» decisa dalla Thatcher poco prima del suo forzato ritiro nel '90, l'appannaggio reale viene automaticamente incrementato per dieci anni del 7,5 per cento, a un ritmo ben superiore a quello dell'inflazione. E, altro particolare indigesto per gli inglesi, fino al 2000 il Parlamento ha perso il diritto di spulciare le spese del Palazzo reale. Insomma, senza dare pubblicità a questa innovazione varata dall'ex premier e avallata dall'attuale primo ministro John Major che allora era Cancelliere dello scacchiere, il Parlamento ha di fatto abdicato al suo primato di giurisdizione e controllo. La «bomba» è esplosa dunque quando gli inglesi hanno appreso che undici membri della famiglia reale riceveranno entro fine secolo qualcosa come 98 milioni di sterline senza dover rendere noti i conti. La Gran Bretagna resta, certo, un Paese profondamente monarchico, sentimentalmente legato alla regina Elisabetta anche se un po' stufo della «dynasty» scandalistica. Ma in un periodo di lunga recessione come l'attuale al suddito inglese salta la mosca al naso apprendendo dell'escalation delle spese di Casa reale, svincolata da qualsiasi controllo. Chi usufruisce della cosiddetta «civil list»? La Regina, natu¬ ralmente, che ha ricevuto per il '91 circa 22 miliardi di lire, e poi per appannaggi via via minori il marito principe Filippo, la vecchia Regina Madre, Andrea duca di York e il fratello minore Edoardo, praticamente disoccupato dopo i suoi sfortunati tentativi nel mondo teatrale. E ancora: la principessa Anna, la sorella della Regina principessa Margaret, seguite dai membri meno stretti della famiglia reale ma comunque beneficiati dai fedeli sudditi inglesi: i Duchi di Gloucester e di Kent.Je principesse Alessandra e Alice. Come si vede, nella lista non compare il principe Carlo, l'erede al trono: ma soltanto perché riceve già un abbondante appannaggio tratto dalle entrate fiscali del suo personale Ducato di Cornovaglia. Spulciando nell'ultimo rendiconto reso pubblico per il '90, il contribuente inglese ha potuto scoprire che la Regina ha speso quasi mezzo miliardo per il vitto a Palazzo reale e al castello di Windsor e altri 150 milioni in vini pregiati e liquori; poi, ha sborsato quasi 80 milioni per il parco-macchine e addirittura 300 milioni per i cavalli e le carrozze, oltre a circa mezzo miliardo per iì panfilo reale «Britannia». E potrà continuare a fare altrettanto anche nei prossimi anni, con maggiore larghezza per l'aumento automatico del 7,5 annuo di cui fruirà. Così, mentre fioriscono i pettegolezzi sul licenziamento improvviso del massaggiatore di Diana (colpevole di aver venduto ai giornali le sue confidenze) o sulle «sfide» di Sarah al protocollo di Casa reale, l'Inghilterra un po' disorientata si pone adesso una domanda precisa. Forse che la tanto pubblicizzata «trasparenza» negli atti del governo introdotta dal premier John Major non s'arresta in verità ai cancelli di Palazzo reale? Paolo Patrono QUANTO GUADAGNA E QUANTO «LAVORA» LA FAMIGLIA. REALE REDDITO ISSI iMt>£QNlUffUa&ì |nmitoditir«[ 6,MOASKA .TOH EUSftSETTAÌ!.. " . j4§5 128 PRÌif^^ 15_L PRINCIPESSA-PIAN A - 258 139 * ti Principe Cario »ióe« urta rendita esentasse pari al 75% degli introiti riel »Bto di Cornovaglia. la somma è . stata aumentata del iW& da quando ha sposato Diana. E' d'oro il trono di Elisabetta Dalla Thatcher miliardi esentasse E' d'oro il trono di Elisabetta LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Uno degli svaghi preferiti dagli inglesi è quello di mettere il naso negli affari di Casa reale, come dimostra il quotidiano accanimento nello scoprire le traversie matrimoniali dei figli della Regina. E questa curiosità si tinge regolarmente di toni acidi o addirittura scandalizzati quando nel mirino dell'opinione pubblica finiscono le pingui finanze della Corte o di una Regina esentasse, la donna più ricca del mondo. E' quanto è successo ieri, appena il «Guardian» ha rivelato che, in virtù di una generosa «regalia» decisa dalla Thatcher poco prima del suo forzato ritiro nel '90, l'appannaggio reale viene automaticamente incrementato per dieci anni del 7,5 per cento, a un ritmo ben superiore a quello dell'inflazione. E, altro particolare indigesto per gli inglesi, fino al 2000 il Parlamento ha perso il diritto di spulciare le spese del Palazzo reale. Insomma, senza dare pubblicità a questa innovazione varata dall'ex premier e avallata dall'attuale primo ministro John Major che allora era Cancelliere dello scacchiere, il Parlamento ha di fatto abdicato al suo primato di giurisdizione e controllo. La «bomba» è esplosa dunque quando gli inglesi hanno appreso che undici membri della famiglia reale riceveranno entro fine secolo qualcosa come 98 milioni di sterline senza dover rendere noti i conti. La Gran Bretagna resta, certo, un Paese profondamente monarchico, sentimentalmente legato alla regina Elisabetta anche se un po' stufo della «dynasty» scandalistica. Ma in un periodo di lunga recessione come l'attuale al suddito inglese salta la mosca al naso apprendendo dell'escalation delle spese di Casa reale, svincolata da qualsiasi controllo. Chi usufruisce della cosiddetta «civil list»? La Regina, natu¬ ralmente, che ha ricevuto per il '91 circa 22 miliardi di lire, e poi per appannaggi via via minori il marito principe Filippo, la vecchia Regina Madre, Andrea duca di York e il fratello minore Edoardo, praticamente disoccupato dopo i suoi sfortunati tentativi nel mondo teatrale. E ancora: la principessa Anna, la sorella della Regina principessa Margaret, seguite dai membri meno stretti della famiglia reale ma comunque beneficiati dai fedeli sudditi inglesi: i Duchi di Gloucester e di Kent.Je principesse Alessandra e Alice. Come si vede, nella lista non compare il principe Carlo, l'erede al trono: ma soltanto perché riceve già un abbondante appannaggio tratto dalle entrate fiscali del suo personale Ducato di Cornovaglia. Spulciando nell'ultimo rendiconto reso pubblico per il '90, il contribuente inglese ha potuto scoprire che la Regina ha speso quasi mezzo miliardo per il vitto a Palazzo reale e al castello di Windsor e altri 150 milioni in vini pregiati e liquori; poi, ha sborsato quasi 80 milioni per il parco-macchine e addirittura 300 milioni per i cavalli e le carrozze, oltre a circa mezzo miliardo per iì panfilo reale «Britannia». E potrà continuare a fare altrettanto anche nei prossimi anni, con maggiore larghezza per l'aumento automatico del 7,5 annuo di cui fruirà. Così, mentre fioriscono i pettegolezzi sul licenziamento improvviso del massaggiatore di Diana (colpevole di aver venduto ai giornali le sue confidenze) o sulle «sfide» di Sarah al protocollo di Casa reale, l'Inghilterra un po' disorientata si pone adesso una domanda precisa. Forse che la tanto pubblicizzata «trasparenza» negli atti del governo introdotta dal premier John Major non s'arresta in verità ai cancelli di Palazzo reale? Paolo Patrono QUANTO GUADAGNA E QUANTO «LAVORA» LA FAMIGLIA. REALE REDDITO ISSI iMt>£QNlUffUa&ì |nmitoditir«[ 6,MOASKA .TOH EUSftSETTAÌ!.. " . j4§5 128 PRÌif^^ 15_L PRINCIPESSA-PIAN A - 258 139 * ti Principe Cario »ióe« urta rendita esentasse pari al 75% degli introiti riel »Bto di Cornovaglia. la somma è . stata aumentata del iW& da quando ha sposato Diana.

Persone citate: Carlo, Duchi, Elisabetta, John Major, Paolo Patrono, Thatcher, Windsor

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Londra