Cani e gatti in vacanza suggerimenti e indirizzi

AMICI PER LA PELLE SERVIZI AMICI PER LA PELLE Cani e gatti in vacanza suggerimenti e indirizzi ■ manifesti contro l'«abbanI dono facile» degli animali, ■ colgono nel segno un fenomeno specifico legato alle vacanze. In questo periodo canili pubblici e privati già traboccano di animali. L'Enpa (Ente nazionale protezione animali) da tempo si trincera nel fortilizio del «numero chiuso» (centoventi cani, non uno di più non uno di meno): cinofili e gattonili chiedono interventi urgenti perché giunga a buon fine la da tempo ventilata metamorfosi dei canili municipali in canili «sociali», che dovrebbe consentire ad una struttura pubblica di ospitare animali gratuitamente o a prezzo «politico». Con altrettanta urgenza il buon cuore di chi si imbatte in un cane o un gatto abbandonato, magari ferito, denutrito, malato o maltrattato si chiede: che fare? Mario Valpreda della Regione, pur ricordando che i servizi veterinari sono istituiti per tutelare la salute pubblica e non per soccorrere cani e gatti feriti, consiglia a chi si imbatte in un animale abbandonato di telefonare all'Enpa, o altro ente protezionista (Enpa: 812.28.94; Lega del Cane 650.38.46 o ai rispettivi canili: 262.09.02 quello della Lega; 262.03.87 dell'Enpa). Chi assista a scene di crudeltà o sia testimone di un episodio di abbandono, può sporgere denuncia in Pretura o alla Polizia urbana. La legge 707 del codice penale vieta violenze e crudeltà nei confronti di animali. I vigili urbani hanno il dovere di intervenire. Per l'assistenza ricordiamo che l'ambulatorio dell'Usi VI di via Giovanni Lanza 90 ha un orario ridotto e non contempla interventi di pronto soccorso, ma si limita a tatuaggi e vaccinazioni. Per ora la cura dell'animale investito o abbandonato resta affidata ai veterinari privati che fanno servizio giorno e notte, festivi compresi. Il loro recapito si trova sulle pagine gialle. Fra i veterinari che offrono servizi «ventiquattr'ore» segnaliamo l'ambulatorio Fiore tel. 0337/217.455. In attesa di strutture pubbliche, il buon samaritano dovrà farsi carico delle spese necessarie al soccorso dei suoi protetti. In vacanza. Sta di fatto che l'amore per gli animali costa: la pensione giornaliera per un cane si aggira sulle 12 mila lire («Oasi» di Alpignano, via Caselette 71; pensione di Frazione Mezzi Po 71, a Settimo Torinese). Le pensioni che vantano box più grandi praticano pure prezzi più alti (13.000 lire al giorno alla Casa del Cane di Moncalieri, strada Rebaude 65). Per i gatti la situazione è fluida, la tariffa giornaliera varia a seconda della situazione scelta: la «gabbietta» può costare 5.000 lire al giorno, una gabbia più grande 8.000, mentre un box vasto, con albero in mezzo, può raggiungere e superare la tariffa di un cane. Chi preferisce portare con sè il proprio animale può consultare, al numero 562.81.84, Animalia Club, che fornisce gratuitamente indirizzi di alberghi che accettano animali in Italia. In viaggio. Cani e gatti soffrono facilmente di nausea e mal d'auto (o di pullman) come noi. Il veterinario suggerirà di somministrare un prodotto idoneo, in dose proporzionale al peso del corpo: e potrebbe trattarsi delle stesse pastiglie che il pediatra prescrive per i bambini della famiglia. Raccomandiamo tale precauzione soprattutto per i gatti sensibili, che l'auto agita oltre misura. I cani viaggiano volentieri davanti, accanto al padrone, il cui contatto fisico li rassicura. Niente testa fuori dal finestrino e orecchie al vento: possono essere forieri di colpi d'aria, congiuntiviti e otiti. I gatti viaggiano meglio in un cesto ben chiuso, al buio. Se il viaggio è lungo, è bene far partire l'animale non a stomaco vuoto, fare brevi soste ogni due ore, dargli da bere, accarezzarlo e tranquillizzarlo, fargli respirare aria pura e tener pronto un po' di cibo secco e appetitoso allo scopo di distrarlo (naturalmente tutte queste raccomandazioni sono inutili per il caso di un animale abituato a viaggiare). In treno cani e gatti dovrebbero viaggiare come «bagaglio appresso» custoditi in un vagone apposito, dove il padrone può far loro visita; tuttavia i ferrovieri tollerano che i cani di piccole dimensioni, i cuccioli e gatti viaggino in braccio al loro padrone. Tutti pagano il biglietto. Solo i cani dei cacciato- ri, purché seduti e tranquilli, viaggiano accanto al padrone. Per i viaggi in mare, ogni compagnia di navigazione ha le sue regole: in genere, i cani grandi vengono sistemati in zone apposite. Per i piccoli cani e per i gatti vige la consuetudine che il personale della nave faccia più o meno finta di non vederli, purché stiano calmi nei loro trasportini o in braccio al padrone. In aereo le regole sono severe e tutte le compagnie pretendono che gli animali viaggino a parte, in appositi settori del bagagliaio. In albergo. Gli animali pagano una maggiorazione. A Fido imporrete un comportamento sotto il segno della discrezione: in albergo un cane educato non abbaia, non sporca, non spacca suppellettili, non morde, cammina quasi sempre al guinzaglio, non circola come crede tra i tavoli e non elemosina avanzi. Se non siete sicuri del suo senso civico, quando volete pranzare al ristorante rimpinzatelo prima di sedervi a tavola. Malanni d'estate. Il caldo vivacizza persino le tartarughe e anche i gatti più pigri non sanno resistere agli stimoli di effluvi odorosi, tra cui primeggiano i feromoni, sostanze chimiche emesse da animali della stessa specie e contenenti una quantità di messaggi (soprattutto sessuali). In questo periodo sono frequenti: tagli alle zampe, avvelenamenti e ostruzioni dell'intestino per l'ingestione di sostanze non commestibili, torsioni dello stomaco in cani di grande taglia per galoppate improvvise dopo un pasto abbondante, otiti (anche da corpo estraneo), infestioni da parassiti cutanei. Il morso delle zecche può rappresentare imo tra i pericoli più seri anche per l'uomo: le zecche sono rapidamente sconfitte con farmaci appositi, ma è importante ricorrere subito al veterinario. La prevenzione rimane il presidio più efficace contro tali inconvenienti. Vaccinazioni. Cani e gatti viaggiano in regola con le vaccinazioni prescritte: il libretto sanitario dev'essere in ordine, e i cani regolarmente tatuati. Per la rabbia vigono norme speciali: la vaccinazione è obbligatoria per le regioni al confine con la Svizzera e la Jugoslavia, per la Sicilia e la Sardegna, e per qualsiasi viaggio all'estero. «Per poter uscire dall'Italia un cane o un gatto dev'essere stato vaccinato contro la rabbia da almeno un mese e da meno di un anno - spiega la dottoressa Thedy dello studio Cosmo -. Presso l'Usi si ritirano poi speciali documenti di viaggio». Improbabile comunque la vacanza in Inghilterra o in Danimarca: in questi Paesi vige l'obbligo della quarantena. Grandi amici. Come sopra accennato, i più attenti studiosi dei rapporti uomo-animale nell'ambito urbano sono per una detenzione responsabile, che scoraggi cioè 1'«adozione facile», troppo spesso causa diretta dell'incivile «abbandono facile». E' indubbio cioè che meno cani nelle case significa meno randagi domani nelle strade. Tuttavia l'animale d'affezione veramente amato può essere un importante conforto esistenziale: la sua presenza accanto ad una persona sola o malata di depressione ha un riconosciuto ruolo terapeutico e persino salvifico. Gli anziani soprattutto possono trarre vantaggio da un amico a quattro zampe: è dimostrato che i disturbi cardiaci si attenuano, che la pressione scende (pare solo «parlando» di animali), mentre un mondo di incontri inattesi si schiude a chi porta a spasso il proprio cane, che viene a costituire così un importante elemento socializzante. Una ricetta. Suggeriamo una ricetta estiva che sarà salutata con gioia da quei cani e gatti abituati da anni al menù-scatoletta. Fate cuocere una quantità di fiocchi d'orzo pari a metà della capacità della ciotola abituale; quando i fiocchi saranno cotti aggiungete due mestoli di buon minestrone non salato (e senza soffritto!). Mescolate il tutto a fettine di cuore e altre frattaglie che avrete fatto bollire a lungo a parte, oppure a carne di cavallo tritata cruda (che non contiene uova di parassiti). Completerà il tutto croste di formaggio, pane secco, un pizzico di lievito di birra in polvere e gocce di vitamine insapori. Marisa Di Bartolo NON MI' ABBANDONAR! Tattfc in • m furiai Waptto

Persone citate: Mario Valpreda, Thedy