Quando la pianta soffoca

Quando la pianta soffoca INQUINAMENTO Quando la pianta soffoca Attraverso lefoglie i veleni attaccano le cellule NON solo l'uòmo e gli animali, ma anche i vegetali soffrono a causa dell'inquinamento atmosferico: chiunque possegga una pianta sempreverde sul pro- {>rio terrazzo avrà notato come e foglie si ricoprono di una spessa patina nera; questa rallenta o, addirittura, impedisce la respirazione e la fotosintesi. Fin dal 1940 sono state segnalate sulle foglie di petunia, di lattuga, di spinacio, di indivia, di bietola da orto e da coste fenomeni di vitrescenza, colorazioni argentee o bronzee attribuite genericamente allo smog di cui successivamente sono stati identificati i componenti specifici più dannosi: l'ozono e il Pan (perossiacetilnitrato) provenienti dalla reazione tra ossidi di azoto e idrocarburi non saturi. I sintomi che si manifestano sulle piante dipendono dalla maturità dei tessuti, dalla concentrazione e dalla natura della permanenza dei gas tossici nell'aria. In base alle ricerche condotte in laboratori specializzati italiani e stranieri utilizzando apposite celle in cui sono introdotti i gas che vengono studiati, e con il ricorso ad elementi mancanti, è risultato che nel caso del Pan valori compresi tra 500 e 100 pphm per trenta minuti causano il collasso dei tessuti; invece concentrazioni intorno a 10 pphm determinano clorosi. Sono state anche compilate tavole in cui sono raccolti i sintomi tipici presentati dalle varie colture. Le foglie dell'erba medica, una delle piante maggiormente sensibili, diventano gialle e gli apici bianchi, quelle del frumento presentano striature necrotiche e clorotiche sulla pagina superiore, quelle della dalia assumono un aspetto particolare come se fossero bagnate, quelle della zinnia e del crisantemo si colorano di marrone, quelle del pomodoro e dello zucchine divengono maculate di bianco, quelle dell'orzo mostrano bande di colore simile al tartaro, quelle dell'antirrino diventano biancolatte, quelle della Kentia, una palma, assumono dimensione maggiore e colorazione verde intensa. Come agiscono i gas inquinanti? Essi penetrano attraverso gli stomi, aperture localizzate nelle foglie, e una volta raggiunta la camera sottostomatica attaccano le cellule del mesofillo. La permeabilità della foglia risulta danneggiata permettendo, come conseguenza, l'ingresso di un eccessivo quantitativo di acqua nella cellula che assume un colore brillante; quindi compaiono nel cloroplasto (organulo contenuto nelle cellule e che contiene la clorofilla) piccoli granuli visibili al microscopio; questi, in seguito, assumono aspetto cristallino alterando la forma dello stesso cloroplasto, che perde la sua integrità e va incontro alla rottura della membrana. I cambiamenti istologici e i danni visibili nelle piante sono prodotti dall'alterazione di alcuni processi metabolici quali la respirazione, la fotosintesi, la sintesi delle proteine e dei carboidrati e l'attività enzimatica. A quest'ultimo riguardo, ad esempio, viene ossidato il gruppo sulfidrilico negli enzimi che lo posseggono e viene inibita la formazione di un enzima, la fosfoglucomutasi, indispensabile per la sintesi del glucosio e di altri carboidrati costituenti la parete cellulare; la loro mancanza impedisce l'accrescimento della cellula. Inoltre è stato trovato che l'inspessimento delle pareti cellulari, e quindi la variazione di plasticità della cellula, in presenza del Pan non avviene in quanto è bloccata la sintesi della glucanidrolasi, un enzima che regola la produzione di un ormone responsabile di tutto il processo. Elena Accati

Persone citate: Elena Accati