«Mi pento, torno con la mamma»

«Mi pento, torno con la mamma» Un abbraccio dopo sette anni «Mi pento, torno con la mamma» Sette anni. Una lontananza infinita, una complessa vicenda burocratica e giudiziaria che ha tenuto separati madre e figlio. Ma infine Santa Maria Intrieri ce l'ha fatta, a riabbracciare il suo Stefano. E adesso se lo coccola con lo sguardo, così cresciuto com'è in tutti questi anni. «Dieci centimetri più alto di me - dice la donna -. Ma è sempre lui». Stefano sorride, quasi imbarazzato dalla gioia della madre, confuso e febee: «Adesso è tutto finito, sono ritornato a casa mia». Da quella casa era uscito all'età di 11 anni: una sentenza del tribunale per i minori lo aveva dichiarato adottabile. Perché? La madre, rimasta vedova, aveva sistemato il ragazzo e l'altra figlia Eleonora in un istituto. AvgvaJtrovato Javoro in una mensa mduìstrilallé/gh orari non le consentivano di accudire ai figli. Nel 1980 aveva riportato a casa Eleonora. Ma il bambino era rimasto là. Un primo inserimento in una famiglia era fallito, a causa delle «continue interferenze della madre», disse l'assistente sociale che seguiva il suo caso. Maria Intrieri, assistita dall'avvocato Alfredo Viterbo, non si è mai arresa. Neppure dopo il verdetto della Corte d'appello a lei sfavorevole. Il ragazzo intanto era sparito nel nulla, nascosto da una nuova identità. Inutili i tentativi di sapere dove fosse finito: il Comune di Torino, sotto la cui tutela il ragazzo era stato posto dal tribunale, manteneva il più rigido segreto. A nulla era valso il parere favorevole della Corte Europea dei diritti dell'uomo, che ha dichiarato ammissibile il suo ricorso contro lo Stato italiano. Del caso Intrieri si era interessato anche Enzo Biagi: dalla ribalta televisiva Maria Intrieri aveva lanciato un appello: «Qualcuno mi aiuti, vorrei sapere dov'è mio figlio». Finalmente la Cassazione, il 24 aprile del 1990, dispose un nuovo processo. Il pretore, dot¬ toressa Lo Moro, stabilì che a decidere doveva essere lui, Stefano, ormai diciottenne. In bilico tra la famiglia affidataria e la madre naturale, che reclamava di poterlo riavere, Stefano scelse: «Resto dove sono». Alla madre mandò a chre, tramite un avvocato: «Sono passati troppi anni, non ti voglio vedere». La madre era disperata. Senza più speranza, era riuscita a sapere che il ragazzo abitava a Govone, in provincia di Cuneo. Lavorava come meccanico. Lei andò a Govone: una serie infinita di viaggi, per riuscire a vederlo almeno di lontano. Tre mesi dopo, la svolta. Stefano ci ripensa, il pensiero della madre lo assilla. Il 12 maggio scorso esce di casa, va a spasso nel parco del castello a Govone. Ma quel giorno la madre, la sorella Eleonora e un'arnica di famiglia sono lì per cercare di vederlo. «L'ho riconosciuto da lontano - racconta la madre - Un ragazzone, con i jeans e la camicia a fiori, il mio Stefano». «Subito non volevo parlarle dice Stefano - poi ho ceduto». Le dice: «Se ti metti a piangere me ne vado». Lei: «No, non piango, voglio solo parlarti cinque minuti». Vanno a cena insieme, poi lui torna a casa, dai genitori adottivi. Racconta quel che è successo, è pieno di dubbi, l'incontro 10 ha sconvolto. Tre giorni dopo, una telefonata: «Mamma, vieni a riprendermi, torno con te». E adesso? «Mi sto riabituando a stare con la mamma», dice lui. E lei: «Sono felice. E' un rapporto tutto nuovo, ma non mi spaventa». Questa mattina, a Roma, si terrà in Cassazione l'ultima udienza sul caso Intrieri. Ma Stefano è maggiorenne, il procedimento sarà archiviato. Resta 11 giudizio davanti alla Corte europea: «Ho chiesto giustizia, voglio che siano condannati i ritardi e le inadeguatezze della magistratura italiana», dice la donna. Brunella Giovara Santa Maria Intrieri con il figlio Stefano, 18 anni. «E' stata dura, per poterci Incontrare ho dovuto combattere con tutte le mie forze». La donna ha rivolto appelli pubblici e partecipato a trasmissioni televisive. Infine ha denunciato il caso alla Corte Europea dei diritti dell'uomo

Persone citate: Alfredo Viterbo, Brunella Giovara, Enzo Biagi, Intrieri, Lo Moro, Maria Intrieri

Luoghi citati: Comune Di Torino, Cuneo, Govone, Roma