Sogni rivincite? Vieni al Toro di Claudio Giacchino

Sogni rivincite? Vieni al Toro Dopo Silenzi e Poggi, Mondonico lancia uno slogan per i futuri acquisti Sogni rivincite? Vieni al Toro In arrivo un mediano, Bonacina o Bordin TORINO. Per Silenzi e Poggi, da ieri, il calendario ha un santo in più: Gigi Lentini. Se il granata avesse continuato a dire no a Berlusconi non sarebbero mai diventati, almeno per un giorno, le stelle del mercato. E mai avrebbero goduto l'occasione di strappare (il primo) un ricco contratto e di fare (il secondo) il gran salto in serie A. Ambedue, inaspettatamente, si ritrovano con la maglia del Toro addosso quando avrebbero dovuto indossare quelle dell'Ancona e del Venezia. Davvero una bella fortuna, e poi dicono che Lentini è stato benefattore soltanto di se stesso. Il grande (se non altro di stazza fisica, 1,91 di statura per 86 chili) centravanti ha concluso l'affare della vita: dopo due mediocri campionati nel Napoli (sei soli gol) metterà i lenti piedoni e il colpo di testa, che tre anni fa aveva deliziato la Reggiana in B, al servizio torinista per circa 700 milioni a stagione. Solo dopo un lungo tiramolla, nella notte tra mercoledì e giovedì, Moggi è riuscito a ottenere la firma (ingaggio triennale) del ventiseienne attaccante strappandolo all'Ancona, in attesa sospirosa di un sì da una settimana, all'Atalanta e all'Udinese inseritesi nella trattativa all'ultimo momento. Risultato, tale concorrenza ha gonfiato enormemente il portafogli della punta: prima che comparisse il Toro Silenzi stava trattando con l'Ancona sulla base di 450 milioni annui. E' costato sui 6 miliardi. 500 milioni di meno sono serviti per l'acquisto del giovane Paolo Poggi: veneziano purosangue, nato nel quartiere S. Elena, aura di «bella promessa». Aura freschissima, sino all'altro giorno sulla scena del mercato il nome di Poggi era quello di una comparsa. Moggi, ovvio, è di tutt'altro parere e, esagerando, assicura: «Dieci squadre corteggiavano la mezzapunta: fidatevi, è un talento». Mondonico si fida. Tornato al suo paradiso marino in Sardegna, l'allenatore ha l'onestà di dire: «Poggi non lo conosco né l'ho mai visto giocare, Moggi garantisce per lui. Sarei un presuntuoso se pretendessi di sapere tutto e tutto consigliare alla società: è giusto che ci si affidi a chi, con la propria rete di osservatori, per tutto l'anno tiene sotto controllo i calciatori che potrebbero tornare comodo». Vieri andrà in, prestito al Venezia? «Non penso proprio, non mi sta bene che il giovane goleador della "Primavera" vada via». Così, con Casagrande e Aguilera avrà 5 punte, non sono troppe? «La stagione è lunga, meglio abbondare: inoltre, Vieri può essere ancora utile alla "Primavera"». Sull'arrivo di Silenzi l'Emiliano commenta: «L'uomo di peso che ci serviva». Auguri, Mondonico. Tutti i centravanti che per un anno sono stati re in B (Manilla, Bivi, Rebonato, De Vitis) in A hanno sempre perduto la corona. Se aiuterà Silenzi a ritrovarla, lei godrà fama di mago. H telefonino, oltre alla risacca del mare e l'allegria di bambini strepitanti all'intorno sulla spiaggia, consegna una risata del mister: «Ripeto, Silenzi è la punta che cercavamo», e un'ammissione: «La campagna acquisti non è ancora finita, necessita un centrocampista che sia in grado di giostrare davanti alla difesa». Perduto Pin che ha mantenuto fede alla parola data al Parma (finalmente un uomo vero e non un quaquaraguà) non è che in circolazione rimanga molto. Anzi. Tra i pochi calciatori di un certo qual valore, figura il piccolo mediano della Roma, Bonacina, che l'allenatore ebbe quando guidava l'Atalanta. «Bonacina è tipo duttile, e quindi molto utile» ha concesso l'Emiliano divertendosi nel proporre il seguente indovinello: «Un nome l'ho fatto a Moggi e ho indicato altre due alternative. Si tratta di uomini di A reduci, come Silenzi, da un campionato non esaltante e dunque ricchi di motivazioni. La sete di rivincita è fondamentale, guardate come ha giovato ad Annoni, a Venturin che, non confermato dal Napoli, è finito persino in Nazionale. Spero trascini anche Sordo a disputare finalmente una grande annata». Dopo aver compulsato gli annuari del pallone, il centrocampista animato da sano spirito di rivalsa invocato da Mondonico potrebbe essere, nell'ordine, il succitato Bonacina, Bordin (Atalanta), onesto operaio del pallone, o lachini (Fiorentina), generoso lottatore, per alcuni atleta alla frutta, per i più già al caffè. Stamane, alle 13, in sede, Silenzi e Poggi conoscono il Toro. Borsano, almeno ieri, è rimasto muto, i tifosi rimangono arrabbiati e preparano nuove contestazioni. Claudio Giacchino

Luoghi citati: Sardegna, Torino