Pirelli ricomincia da Bicocca di Valeria SacchiLeopoldo Pirelli
Pirelli ricomincia da Bicocca In settembre il vertice lascerà Piazzale Cadorna per rientrare nella vecchia sede Pirelli ricomincia da Bicocca Meno finanza e più industria per Tronchetti Provera Dopo i tagli il gruppo riafferma la presenza in Italia MILANO. E' vero, come accusano i sindacati in queste settimane, che il gruppo Pirelli sta smantellando le attività produttive in Italia? Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato e azionista, lo ha sempre negato decisamente, anche quando, dieci giorni or sono, ha annunciato la riduzione di 1500 dipendenti in Italia, la chiusura di Villafranca, il ridimensionamento di Tivoli. A tagliare la testa al toro è una notizia filtrata in questi giorni: in settembre, il vertice operativo del gruppo lascerà la sede di piazzale Cadorna per tornare, armi e bagagli, alla Bicocca. In sé, il fatto non è grandioso, ma è importante per più di un motivo. Rientrare in Bicocca, vuol dire tornare vicino alla produzione (in Bicocca ci sono i cavi, le direzioni generali di settore e la ricerca di gruppo), «accorciare la struttura», secondo il nuovo credo dell'organizzazione aziendale, che vuole appunto massima snellezza e un percorso brevissimo tra stato maggiore e truppa. Bicocca è ritorno alle origini che, come si sa, sono industriali. Per il nuovo capo Tronchetti, significa far capire che dall'industria, appunto, riparte la rivincita della Pirelli. Come dire: «Rimbocchiamoci tutti le maniche». E' quindi un trasloco da non sottovalutare, che sancisce l'avvicendamento al timone del gruppo, con Piero Sierra al posto di Giambattista De Giorgi, Marco Tronchetti al posto del suocero Leopoldo Pirelli. E che, in qualche modo, riconduce nei confini naturali la presenza di Mediobanca. Presenza importantissima, senza la quale certamente non sarebbe stato possibile voltar pagina. Poiché è il piano finanziario studiato dagli uomini di Enrico Cuccia, Vincenzo Maranghi in testa, che ha permesso ad una Pirelli stremata dalla batosta Continental di ripartire. Ma non c'è dubbio che la guida strategico-industriale non è Mediobanca a dettarla. E' nelle mani di quei vertici che ritornano alla vecchia Bicocca degli Arcinboldi, dove sui terreni lasciati liberi dalla produzione di pneumatici (trasferita a Bollate) sta crescendo la nuova cittadella tecnologica di Milano. Tronchetti, insomma, e lo ha più volte ridetto, è intenzionato ad occuparsi più da vicino di problemi industriali, a liberare la gestione del gruppo da tutta quella finanza che, negli ultimi anni, aveva invaso campi non propri. Dal primo assalto non riuscito alla Firestone, passando per l'acquisizione di Amstrong, la quotazione di Pirelli Tyre e l'avventura Continental, la gestione finanziaria della Pirellona aveva infatti finito per occuparsi più di problemi di finanza pura che di controllo di gestione. Di qui un aumento dei debiti che ha progressivamente minato la struttura. Di qui la volontà di ricondurre la finanza aziendale, che aveva assunto ruoli sproporzionati, ai compiti che le sono propri, di sostegno dello sviluppo e di cane da guardia. La sede di Piazzale Cadorna non verrà venduta, come lo fu negli Anni Settanta il mitico Pirellone. E del resto, per quanto la posizione sia buona, il palazzo di Cadorna non ha nulla di mitico. Lì resterà, comunque, la sede di rappresentanza del gruppo. Certo, per chi ama ' «Amarcord», è di nuovo un addio. Che ancora scandisce un mutamento profondo. Allora, Leopoldo Pirelli si ridusse in piccolo perché la crisi petrolifera aveva messo in ginocchio le imprese, Pirelli compresa. Era giusto lanciare il segnale che valeva di più pensare al futuro che restare legati a un simbolo. Oggi il passaggio non si traduce in piani e centimetri, e gli orizzonti della Bicocca sono certo più vasti dei platani di Cadorna. Ma Bicocca significa industria e, dalla lezione di Leopoldo, Marco ha appreso che i gesti sono importanti. Valeria Sacchi Ridimensionato il ruolo di Cuccia Ma Mediobanca resta importante Al centro, Ulrich Weiss; sopra Leopoldo Pirelli (a sinistra) e Marco Tronchetti Provera
Luoghi citati: Bollate, Italia, Milano, Tivoli, Villafranca
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