Un macigno su Mitterrand di Enrico Benedetto

Un macigno su Mitterrand Emmanuelli sarà incriminato, oggi si apre il Congresso ps Un macigno su Mitterrand Tangenti al presidente dell'Assemblea BORDEAUX DAL NOSTRO INVIATO Concussione. L'accusa grava come un macigno sul presidente della Camera, il socialista Henri Emmanuelli, terzo in linea - dopo Mitterrand e Bérégovoy - nel rappresentare il Paese. Il giudice Renaud Van Ruymbeke, che da mesi indaga su bustarelle e fondi neri ps, ha deciso che lo incriminerà entro agosto. Quale tesoriere nazionale nel periodo luglio '88-gennaio '92 avrebbe commesso gravi irregolarità finanziarie. Per intenderci, roba da Tangentopoli e dintorni. Nessuno può escludere che si dimetta nelle prossime ore: l'opposizione già rumoreggia, l'esito si direbbe inevitabile. Come non bastasse, oggi si apre a Bordeaux il congresso straordinario voluto da Laurent Fabius per andare oltre gli scandali coniugando vecchie utopie mitterrandiste a nuove aperture: i Verdi, la società civile, i giovani. Invece terrà banco Nostra Signora corruzione, ormai un incubo per il leader che il giorno del suo esordio, sette mesi fa, si vide piombare in rue Solferino Van Ruybeke e dovette lasciar perquisire la gloriosa sede parigina. «Mi interrogo su questi metodi. Ancora non ho ricevuto alcuna notifica. Dove va a finire il segreto istruttorio?» dichiara gelido Emmanuelli. Almeno oggi, tuttavia, sembra non potersela davvero prendere con la magistratura per maliziose «fughe di notizie». Le prime rivelazioni che lo davano per incriminando arrivano - pare dallo stesso ps. Qualcuno sapeva e non ha taciuto. Avversari? 0 moralizzatori interni (ce ne sono)? Forse entrambi. Quanto al giudice bretone di ascendenze fiamminghe, ha atteso che finisse, mercoledì, la sessione parlamentare estiva prima di inoltrargli avviso scritto. Quando i due s'incontreranno (bisogna ancora fissare il rendez-vous) Emmanuelli verrà incriminato. E' un déjà vu. La stessa procedura giudiziaria obbligò nel giugno scorso Bernard Tapie ad abbandonare la fresca poltrona ministeriale. Ma, in quel caso, era un contenzioso privato. Qui, invece, sarebbero pubbliche malversazioni. Ma il ps finge di non volerci credere e grida alla congiura anti-socialista. Jean Poperen rompe il silenzio: «Basta con le ipocrisie, è una manovra politica. Dove va a finire la nostra Giustizia?» Dichiarazioni imprudenti, che il premier Bérégovoy e gli altri ministri ps non faranno, con ogni evidenza, proprie. In ogni caso, Poperen attesta un complesso persecutorio - la sindrome da giudici - ben diffuso nel ps. La bomba è esplosa ieri pomeriggio, con le prime copie di «Le Monde». Il quotidiano recava in prima pagina la notizia sull'incriminazione. A suo dire, Van Ruymbeke sta rimontando come un puzzle il dossier Urba, centro-studi il cui principale obiettivo era trovare finanziatori per il ps. Chi lo dirigeva, Gerard Monate, è in carcere. Numerosi eletti locali socialisti hanno da tempo la magistratura sul collo, qualcuno conosce la prigione. Sinora, però, mai le indagini avevano compromesso uomini di prima grandezza. E non pare finita: secondo «Le Monde», un'inchiesta parallela (altra società, la Saces) dovrebbe trascinare a fondo altri parlamentari socialisti. Il meccanismo? Chiedere «favori» o somme lasciando intendere che il destinatario, forza di governo, saprà ricompensarli. Ci sono quindi bustarelle classiche (appalti), ma anche contribuzioni clandestine. Van Ruymbeke come Di Pietro. Per Emmanuelli, 46 anni, è la fine. Nipote di pastori in Aquitania, famiglia comunista, una proverbiale scontrosità, lo si ritiene abile, ambizioso e machista. Non frequentava l'Eliseo ma (circostanza ben più elitaria) il vecchio casale di Frangois Mitterrand nelle Landes. Da ieri è improbabile possa ritornarci. Enrico Benedetto Per Mitterrand l'incriminazione di Emmanuelli è un altro duro colpo

Luoghi citati: Aquitania, Bordeaux