Brunero-Boeris, trionfo in Savoia di F. B.

Brunero-Boeris, trionfo in Savoia ciclismo mtmmm Continua il momento magico della squadra dilettantistica di Ciriè Brunero-Boeris, trionfo in Savoia Grosso, De Giovanni eAinardi ai primi tre posti Dopo il successo di Fulvio Frigo nel circuito di Rivarolo Canavese, continua il momento magico dei dilettanti della Brunero-Boeris di Ciriè. Nel quarto Tour de Grand Bornand, una «due giorni» transalpina svoltasi sabato e domenica sulle strade dell'Alta Savoia, i ragazzi di Chiavassa e Damilano hanno letteralmente sbaragliato il lotto dei 110 partecipanti (tra i quali anche belgi e olandesi), cogliendo la vittoria assoluta con Siro Grosso, il secondo posto (a l'27") con Domenico De Giovanni e il terzo (a 1 '33") con il valsusino Claudio Ainardi. Un trionfo senza mezzi termini, dunque, reso ancora più completo dalla vittoria dello stesso Grosso nel Gran premio della montagna e dal netto successo nella classifica a squadre. Nella classifica dei giovani, relativa ai corridori nati nel 1973, si è invece imposto (davanti a Frigo) l'olandese Karl Zoetemelk, figlio di quel Joop che fu iridato nel 1985 al Montello, che vinse un Tour e ne concluse sei al posto d'onore. Siro Grosso, sanremese ventunenne da quest'anno in forza al club canavesano, ha costruito il suo successo con ima grande impresa nel corso della prima frazione, comprendente ben cinque colli. Fuggito dopo soli 15 chilometri di corsa con l'ex campione di Francia juniores Pelcat, in ossequio alla sua ben nota prerogativa di gene¬ roso combattente. Grosso si è poi liberato dell'avversario sul penultimo colle, percorrendo in solitudine gli ultimi 40 chilometri della tappa. Il consistente vantaggio accumulato (l'36" sui primi inseguitori) gli ha poi consentito di affrontare a cuor leggero le due semitappe di domenica (una cronoscàlata di 7 chilometri ed una kermesse di 70), nelle quali si sono messi in luce De Giovanni e Ainardi, risaliti al secondo e terzo posto in graduatoria. Era in gara anche l'Ucat di Torino, capeggiata dal canavesano Fabrizio Boni, il quale è giunto quinto nella prima tappa e settimo nella classifica finale, [f. b.]

Luoghi citati: Ciriè, Francia, Rivarolo Canavese, Torino