Al magistrale? Sani e belli

Al magistrale? Sani e belli Protesta dei genitori degli studenti che si iscrivono in la superiore Al magistrale? Sani e belli Richiesto il certificato medico anche per gli istituti industriali o professionali Iprofessori: «Non è una novità, sono norme arcaiche, ma si devono rispettare» «Ho scoperto che mia figlia per frequentare l'istituto magistrale deve essere sana e bella»: una mamma indignata si fa portavoce di altri genitori i cui figli andranno a studiare negli istituti industriali o professionali e dovranno presentare il certificato medico. Esenti soltanto gli aspiranti ragionieri e geometri, gli allievi dei licei. All'atto dell'iscrizione in prima hanno dovuto allegare un certificato in cui il Servizio di medicina legale dell'Usi dice che il soggetto «è di sana e robusta costituzione», «non presenta malattie infettive in atto» né «malattie mentali». L'accertamento per il magistrale aggiunge che «risulta esente da imperfezioni fisiche tali da diminuire il prestigio di un insegnante». Chiedono i genitori: «Quali doti dovrà possedere, oltre alla competenza professionale e all'onestà, una futura maestra per essere degna di insegnare?». Il certificato medico non è una novità. Una spiegazione dal magistrale Berti: «Si tratta di norme del regio decreto 4 maggio 1925. Sono arcaiche, ma dobbiamo rispettarle». La scuola superiore è stata aperta dal 1990 anche agli handicappati. «Loro avranno un titolo di studio per accedere all'Università, ma non sarà valido per l'insegnamento». Che cosa c'entrano gli istituti tecnici con le norme dell'istituto magistrale? Dice Marina Bertiglia, primo dirigente del provveditorato: «Va vista come una sorta di tutela per i ragazzi che dovranno frequentare i laboratori e utilizzare mac- chinari uguali a quelli impiegati nell'industria. Hanno anche un'assicurazione particolare all'Inail così come i lavoratori». Spiegano dall'Usi 1 : «Le norme per l'istituto magistrale nel corso degli anni sono state estese per affinità ad altre scuole. Un tempo gli accertamenti erano fatti dall'Ufficio d'igiene. Oggi il compito è passato al Servizio di medicina legale delle dieci Usi cittadine alle quali i giovani si devono rivolgere in base alle competenze territoriali». Un ulteriore lavoro per gli ambulatori Usi già gravati da numerose richieste. «Ci organizziamo con le prenotazioni - spiegano dall'ambulatorio territoriale I - in media l'attesa è di una settimana. In periodo di iscrizioni, passano da noi 500-600 ragazzi. Altri 100-200 arrivano a settembre. Prova della tubercolina o lastra al torace, Wasserman. Le scuole chiedono quelle analisi, noi le facciamo». Maria Valabrega Dopo i risultati degli esami nuovi problemi per chi vuole iscriversi alle superiori

Persone citate: Maria Valabrega, Marina Bertiglia, Wasserman