Resteranno Sme i panettoni Motta
Resteranno Sme i panettoni Motta La finanziaria Iri lancia una strategia di rafforzamento, nel '91 più utili e fatturato Resteranno Sme i panettoni Motta Grande distribuzione, niente accòrdi con Berlusconi NAPOLI. La Sme, la finanziaria alimentare dell'Iri, ha chiuso il '91 in attivo e si avvia a realizzare quest'anno un risultato ancora migliore. «Il fatturato dei primi cinque mesi del '92 è di 2445 miliardi. Questo risultato ha annunciato l'amministratore delegato, Mario Artali, durante l'assemblea della società - è superiore del 9,1% a quello del maggio '91. Ancora migliore il risultato netto». Quello dei primi cinque mesi '92 é un dato che, oltretutto, non tiene conto della plusvalenza realizzata con la cessione del 10% della Pavesi al gruppo Balilla per 81,5 miliardi che non è ancora stata formalmente registrata. L'assemblea ha dunque approvato un bilancio '91 che registra un utile netto della capogruppo pari a 73,5 miliardi (57,7 miliardi nel '90). A livello consolidato il risultato netto è di 125,6 miliardi (119,8 nell'esercizio precedente) mentre il fatturato è arrivato a 5814 miliardi, con un incremento del 9,8%. E' stato deciso di distribuire un di- videndo, invariato, di 110 lire per azione. Artali ha delineato quelle che saranno le linee di sviluppo della società nei prossimi mesi: rafforzamento della grande distribuzione, potenziamento del settore latte, uscita dal settore dolciario e riassetto di quello industriale. Grande distribuzione. «Non ci sono per il momento trattati¬ ve per acquisizioni di altri gruppi - ha affermato Artali - per il semplice fatto che nessuno vende». Smentite quindi le voci di accordi con Berlusconi e con il gruppo Garosci. «In alternativa agli acquisti - ha precisato l'amministratore delegato - intendiamo avviare un forte sviluppo interno, con la creazione di nuovi grandi centri in tutta Italia, sia direttamente che con l'uti¬ lizzo della formula del franchising». Artali ha smentito per il momento l'intenzione di quotare in Borsa Gs e Autogrill. Latte. «Attualmente deteniamo il 15% del mercato - ha sottolineato Artali - ma intendiamo potenziare la nostra presenza nel settore». L'amministratore della Sme conferma quindi l'interesse per le centrali pubbliche ma precisa che «ci potranno essere accordi anche con privati, specialmente al Nord dove siamo ancora poco presenti». Dolciario. Confermata l'intenzione di uscire dal settore, con operazioni simili alla cessione del controllo della Pavesi, ma con una precisazione: i cosiddetti «panettoni di Stato» per ora non si cedono. «I panettoni resteranno - ha spiegato Artali perché legati alla difesa del marchio Motta che interessa anche i gelati». Siccome le due produzioni non si possono dividere, è la spiegazione dell'amministratore delegato della Sme, per il momento la produzione dei dolci natalizi continuerà. [Radiocor]
Persone citate: Artali, Berlusconi, Mario Artali, Motta
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