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Sul «punto di maggio» respinto il ricorso Cgil Scala mobile, ieri sentenza-pilota a Bologna Sul «punto di maggio» respinto il ricorso Cgil ROMA. La Cgil ha perso la «causa pilota», promossa per ottenere il pagamento del punto di contingenza di maggio, ma non disarma: «Ci saranno altre sentenze - ha commentato - ed è prevedibile che saranno molto diversificate». E' stato il pretore del lavoro di Bologna, Federico Governatori, a respingere ieri mattina il ricorso presentato da nove dipendenti dell'Enel, contro l'ente datore di lavoro, per il riconoscimento nella busta paga degli scatti di scala mobile maturati nel maggio di quest'anno. Si è trattato della prima causa, a livello nazionale, di quelle promosse dalla Confederazione guidata da Trentin sulla contingenza. Per ora il pretore ha depositato il dispositivo e solo nei prossimi giorni si conosceranno le motivazioni. In settimana prenderanno intanto avvio in tutta Italia altri procedimenti riguardanti otto ricorsi presentati dalla Cgil confederale, e decine pre¬ sentati dalle strutture territoriali e di categoria. La segreteria della Cgil nazionale, in attesa di conoscere le motivazione della sentenza di Bologna, ha intanto diramato un comunicato per sottolineare che «l'Italia è uno Stato di diritto» e che la Confederazione ha «piena fiducia nell'azione della magistratura, le cui sentenze valgono solo per la singola fattispecie e quando sono passate in giudicato». Aggiunge: «Non è quella di Bologna la sola controversia giuridica in cui la Cgil, consapevole del buon diritto dei lavoratori, è impegnata per l'affermazione della correttezza delle relazioni industriali e della buona fede delle parti sociali. Del resto, la Cgil è impegnata a ricercare con le altre organizzazioni e le controparti una soluzione sul terreno negoziale sia per gli aspetti della riforma strutturale che per quelli legati al rispetto degli attuali contratti di lavoro».