Così ho trovato i diari

Così ho trovato i diari Parla David Irving: racconta lo scoop, ribadisce le sue folli teorie sull'Olocausto Così ho trovato i diari «Per i russi, Gobbels è in vendita» Così DaviJ Irving racconta al «Guardian lo scoop su Gobbels. Alla fine ribadisce le sue folli teorie sull'Olocausto, cui risponde Sergio Romano. HO saputo che esistevano i diari di Gobbels il 7 maggio. Non dirò chi mi ha fornito la segnalazione. Il I merito di aver trovato i diari non è mio, ma di Elke Frohlich. Li ha trovati con abilità negli archivi di Stato di Mosca, nel mese di marzo. Non posso dire chi mi ha avvertito. Non potrei dirlo. Se lo dicessi perderebbe il posto. Mi hanno parlato delle microlastre a Monaco o a Mosca, o in qualsiasi altro posto. Confermo che un impiegato degli archivi chiedeva un pagamento. Non posso dire il suo nome, ma calando arrivai, a maggio, mi dissero che, sorprendentemente, all'Istituto di Storia di Monaco le microlastre non interessavano. Il mio informatore mi disse che erano a Mosca, che non erano catalogate e che ufficialmente non esistevano. Gli archivi di Stato di Mosca erano impazienti di cederle, per ottenere in cambio dei soldi con cui sopravvivere. Chiesi quanto denaro occorresse. Il mio informatore scrollò le spalle, così pensai a qualcosa come 20 mila dollari... Chiamai MacMillan negli Usa chiedendogli un anticipo sul libro, per poter fare un'offerta. Mi rispose che non era «etico». Così chiamai il mio editore a Londra. Mi mandò un fax, dicendo: «I miei superiori e io non siamo in grado di offrire soldi». Telefonai al Sunday Times il 26 maggio, Neil disse che era interessato. Poi disse che al Sunday Times erano un po' spaventati, perché si erano già scottati con i diari nazisti. Dissi a Neil che stavo offrendo al giornale la possibilità di riabilitarsi. Ciò che offrivo era oro puro, al 100%. Quando Neil arrivò a Mosca, gli dissi che quelle cose erano dinamite pura. Presi una per una quelle 1600 microlastre e le esa- minai per vedere quali periodi di tempo coprissero. Vanno dal 1923 al 1945. Alla fine ci sono alcune settimane mancanti, ma penso che non abbiano avuto il tempo di trascrivere, le ultime settimane. Dal luglio '41 Gobbels non potè tenere i diari per esteso, per l'incalzare della guerra. Così fece arrivare degli stenografi perché li trascrivessero. Dopo il '41 sono battuti a macchina, prima erano scritti a mano. E' stato detto che Andrew Neil mi ha ingaggiato perché sono stato uno dei pochi che ha letto il manoscritto. Non ho commenti da fare. Tuttavia, la sola persona che sa qualcosa dei diari sono io. Non chiedete a Norman Stone o a qualcuno del genere. Independent Television News mi ha telefonato a Mosca alcuni giorni fa, dicendo che Stone stava per curare la pubblicazione dei diari. Mi hanno chiamato alle 4 del mattino, quando l'ho saputo sono caduto dal letto. C'è un'invidia enorme, rivalità, nel mondo degli storici. Non sopportano che io metta le mani su qualcosa che per loro non è disponibile. Quand'ero a Mosca, alcuni membri dell'archivio mi lasciarono delle microlastre originali per fare certi lavori. Poi l'Istituto tedesco disse che alcune microlastre erano andate perse. Ve¬ nerdì scorso venne da me Tatiana, uno degli archivisti. Mi chiese se avevo rubato qualche microlastra. «No, è fuori discussione», risposi. Quando mi chiese se ne ero sicuro, dissi: «Prenda queste, qui c'è tutto». Negli ultimi 4 anni ho lavorato ai manoscritti di Gobbels per scrivere la sua biografia. E chiunque voglia può usare il materiale che ho trovato a Mosca. Gli storici hanno una specie di «feeling» viscerale con le cose. Fra 6 o 18 mesi Gorbaciov se ne andrà. Sarà morto o in esilio. Prevedo anche che entro un anno l'Olocausto sarà scredita, lo. Questa previsione è letale per gli interessi dell'industria dell'Olocausto. Come ho detto al Jewish Chronicle, se entro un anno la leggenda delle camere a gas cadrà, cosa significherà per Israele? Israele sta ottenendo ogni anno milioni di dollari dai contribuenti tedeschi, e sono soldi forniti dal governo tedesco come risarcimento per le camere a gas. E sta ricevendo milioni di dollari dai contribuenti americani. A nessuno piacerà scoprire che per 50 anni ha creduto a una leggenda. Fra 8 o 10 anni Israele smetterà di esistere. Se volete sapere il motivo... bene, devo stare seduto qui per i prossimi due giorni con le tendine abbassate. La gente che ha finanziato la campagna di volantini e poster a Londra, è la stessa che ha tali interessi. Ne ho incrociato qualcuno due settimane fa, andando all'aeroporto. Ho visto un uomo Piccolino, con un copricapo ebraico, scendere dalla macchina e mettere manifesti qui attorno. La gente dovrebbe rendersi conto che non posso essere intimidito. Sono inglese, e gli inglesi hanno la tradizione di marciare verso il suono delle fucilate. A CURA DI Stephen Dewar Jean Heffernan Lo storico «revisionista» Irving durante una movimentata conferenza stampa