Franco Franchi, va in onda la rabbia
Franco Franchi, va in onda la rabbia FRA CLAN E COMICBTA' L'attore si rifiuta di uscire dalla stanza d'albergo a Napoli e non partecipa alle prove Franco Franchi, va in onda la rabbia In tv con Ciccio che lo difende: lìti è senza colpe CNAPOLI OME in clausura. Franco Franchi, dopo l'accusa di Md («E' sospettato per mafia») è rimasto per tutto il giorno chiuso nella sua camera d'albergo, dov'era per la preparazione del programma «Avanspettacolo» (prima puntata in onda ieri sera su Raitre). Franchi ha rifiutato l'incontro con giornalisti e amici, non ha voluto parlare nemmeno al telefono. Gli unici che hanno avuto accesso alla sua stanza, sono stati Ciccio Ingrassia ed il curatore del programma, Carlo De Siena. Ciccio ha riferito brevemente il pensiero di Franchi sulla vicenda nella quale è coinvolto. «Franco - ha raccontato - è molto arrabbiato. Si è sfogato dicendo che il mondo è zozzo e che lui ora odia il mondo intero». Franco Franchi nel pomeriggio ha disertato le registrazioni della trasmissione: «Anche se avremo tantissimi ascoltatori per la nuova trasmissione - ha detto ancora Ingrassia - questa pubblicità positiva non sarà valsa tanto quanto quella negativa che sta subendo adesso il mio amico Franco». Anche il curatore dello spettacolo, De Siena, ha espresso rammarico: «Sono molto dispiaciuto perché conosco da anni sia Franchi sia Ingrassia, queste ombre su Franco Franchi mi addolorano moltissimo. Parlo a livello personale: Franco al di fuori dell'arte non conosce altre situazioni». Sul futuro di «Avanspettacolo», De Siena ha escluso che il programma possa avere dei problemi in seguito a questa polemica: «Gli italiani hanno buon senso, e conoscono la rettitudine di Franchi. Questa è gente che ha fatto la fame mentre avrebbe potuto evitarla». De Siena ha anche escluso eventuali coinvolgimenti giudiziari dell'attore siciliano: «Non mi risulta assolutamente che ci siano pendenze giudiziarie a carico di Franco Franchi». Ingrassia, dal canto suo, ha detto di non essere a conoscenza dei dettagli della presa di posizione dei giudici di Magistratura Democratica di Palermo, ed ha ripercorso alcuni episodi della carriera con Franchi. A proposito della vicenda, Ingrassia ha detto: «Penso che la magistratura si riferisca ad una vicenda di cui già si è parlato in passato. Una sera Franchi, Renzo Montagnani, Barbara Bouchet ed io, ci recammo ad una cena a Catania. C'era moltissima gente - ha ancora detto Ingrassia - e fra i tanti ere- do che ci fosse anche una persona che poi è risultata essere un pentito della mafia, mi pare Calderone. Per la verità non ho neppure un ricordo nitido di questa persona. Tuttavia mi chiedo perché per questa vicenda sia stato inquisito solo Franco Franchi e non anche noi altri che pure eravamo a quella cena». «Più tardi - è sempre Ciccio a parlare - Franco mi disse che su questa vicenda era stato interrogato dal giudice Falcone e che avevano parlato della cena e che la vicenda era stata chiarita». La vicenda, intanto, rischia di travolgere qualche dirigente Rai. «Il punto dirimente è verificare se realmente Franchi è imputato in un processo. Se fosse così, allora sarebbe inopportuno, per il servizio pubblico, presentarlo in tv»: l'ha sottolineato il consigliere d'amministrazione de Sergio Bindi: «Il comunicato di Md - ha spiegato Bindi - mi ha sorpreso, perché Franchi ha firmato il certificato antimafia richiesto dall'azienda. Ora, mi sembra strano che abbia firmato una tale liberatoria, se ha veramente questa imputazione. Commetterebbe un atto illegale. Non credo sia sprovveduto». Un «consiglio» ai responsabili di Raitre giunge dal presidente della commissione parlamentare di vigilanza, Andrea Borri: «Fare una valutazione serena e prendere una decisione sul piano dell'opportunità». Ma, ha sottolineato il parlamentare, «se non si hanno elementi approfonditi, è difficile, dall'esterno, arrogarsi il diritto di tracciare dei giudizi sulle opportunità di comportamento». > [r. cri.] Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, amici e colleghi da molti anni
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