Quattromila soldati per Farouk

Quattromila soldati per Farouk L'annuncio di Andò a Messina, partono anche gli alpini della Taurinense Quattromila soldati per Farouk Missione Sardegna dalla prossima settimana COSTA SMERALDA DAL NOSTRO INVIATO Allora è deciso, arriva l'esercito, arrivano quattromila giovanotti in grigioverde per fare i campi estivi di addestramento, ma con la speranza, neppure tanto segreta, di dare in qualche modo aiuto nella ricerca di Farouk Kassam, di anni otto, da 175 giorni in mano ai briganti. Sono state così superate le obiezioni provocate dall'idea di Salvo Andò, ministro della Difesa, socialista, soprattutto qui in Sardegna. Una pensata «pericolosa e irresponsabile», l'ha definita Giorgio Macciotta, segretario regionale del pds. E ha aggiunto: «Senza contare che in passato misure simili son già fallite». E il gruppo sardista chiede alla giunta dì respingere l'idea. Ma pare che si andare avanti e toccherà a quelli della Brigata meccanizzata «Gorizia», di stanza in Friuli, e agli alpini della «Taurinense», di Torino, imbarcarsi sui traghetti per raggiungere il cuore della Barbagia. Anche la Brigata Sassari dovrebbe essere impegnata in manovre ad ampio raggio. I soldati resteranno in Sardegna per 40 giorni, poi riceveranno il cambio, chiariscono al comando militare. Per spazzar via i problemi provocati dall'arrivo massiccio delle truppe, il comando avrà contatti approfonditi con le autorità politi- che. I primi soldati, avvertono al Comiliter, arriveranno la prossima settimana e 1'«operazione» sarà completata in occasione di una data celebre: il 25 luglio. Ma per non essere colti impreparati, già oggi i responsabili della regione militare inizieranno i sopralluoghi per decidere dove sorgeranno i campi. I soldati saranno autonomi, ogni brigata conterà su tre gruppi «in addestramento» più uno di supporto di cui faranno parte medici, genieri e carabinieri. Con l'arrivo dei soldati, l'isola potrebbe prendere l'aspetto di una regione militarizzata. Ma Andò lo nega. Era a Messina, il ministro, per l'inaugurazione del primo sottocentro di investigazioni scientifiche dei carabinieri, e ha commentato: «Né militarizzazione né colonizzazione della Sardegna. L'esercito farà le attività addestrative sull'isola al solo scopo di dare un contributo mdiretto agli altri apparati dello Stato che lottano contro i sequestratori». Ma le proteste? «Mi sorprendono. L'iniziativa non è nuova. In fondo, si tratta di un'attività addestrativa da svolgere nei mesi estivi che, sia pure in modo indiretto, consente un maggior controllo del territorio (e già questo alza la soglia di rischio dell'attività criminale) e fornisce un supporto alle autorità di polizia». Ma non toccherà ai soldatini catturare i briganti. «Compito dell'esercito non sarà quello di snidare i sequestratori. Quando parliamo di forze di polizia come pure di esercito stiamo parlando dello Stato che, sia pure nel rispetto dei compiti di ciascun apparato, esprime un comune impegno». Ma allora, perché i soldati in Barbagia? «Oggi l'emergenza criminale è l'emergenza delle emergenze. Se tutti i soggetti istituzionali si impegnano su questo terreno, si potrà realizzare quella mobilitazione richiesta a gran voce». Il compito dei ragazzi in grigioverde non si presenta né facile né beve. Oltre a battere palmo a palmo gole e altopiani, dovranno anche cercare di non ferire la suscettibilità della gente, rimuoverne la diffidenza. «Non devono venir qui come truppe di conquista», ha detto Giovan Battista Isoni, il sindaco di Monti, centro agricolo fra Gallura e Barbagia. Isoni, che è stato il primo intermediario in questo maledetto sequestro, ha poi aggiunto: «Ma qui i soldati saranno i benvenuti se si comporteranno come, per esempio, in Veneto. Potrebbe diventare un'esperienza felice, potrebbero fraternizzare con la nostra gente, che so, magari ci sarà anche qualche fidanzamento». Vincenzo Tessandori Continua il calvario del piccolo Farouk, strappato alia famiglia

Persone citate: Andò, Farouk Kassam, Giorgio Macciotta, Giovan Battista, Isoni, Salvo Andò, Vincenzo Tessandori