A Kabul ritorna l'inferno Bombe e razzi, 100 morti

A Kabul ritorna l'inferno Bombe e razzi, 100 morti I guerriglieri colpiscono anche l'ambasciata Usa A Kabul ritorna l'inferno Bombe e razzi, 100 morti KABUL. Sono almeno cento le persone morte e 300 quelle rimaste ferite negli attacchi compiuti sabato dai guerriglieri contro Kabul. Lo ha riferito ieri la radio afghana. Le forze di Hezb-i-Islami, guidate da Gulbuddin Hekmatyar, hanno sparato decine di razzi dalle montagne a Sud della capitale, mentre in città sono stati numerosi i duelli di artiglieria con le forze governative. Ma Hekmatyar ha negato responsabilità negli attacchi, i più violenti da quando, la settimana scorsa, si è insediato il governo di Burhanùddin Rabbani. Ieri nella capitale afghana è ritornata la calma, ma mancano acqua ed energia elettrica e sono interrotti i collegamenti telefonici e telex. Secondo testimoni, un missile è caduto vicino al palazzo presidenziale, mentre un altro ha colpito una stazione di autobus provocando la morte di una trentina di persone. Anche l'ambasciata degli Stati Uniti è stata colpita da un razzo, ma non ci sono state vittime. La tensione ha cominciato a crescere giovedì, quando è partita l'operazione per disarmare i guerriglieri a Kabul. [Ansa-Afp-Reuterl

Persone citate: Gulbuddin Hekmatyar, Hekmatyar, Rabbani

Luoghi citati: Kabul, Stati Uniti, Usa