L'Iraq blocca gli ispettori dell'Onu

L'Iraq blocca gli ispettori dell'Onu Vietati i controlli L'Iraq blocca gli ispettori dell'Onu BAGHDAD. Le autorità irachene impediscono da ieri mattina a un gruppo di ispettori chimici dell'Orni l'accesso al ministero dell'Agricoltura, nel pieno centro di Baghdad. Gli esperti delle Nazioni Unite, guidati da Karen Jensen, sono rimasti in attesa davanti all'edificio, dove il ministro dell'Agricoltura, Abdulsattar Salman, ha ricevuto un gruppo di giornalisti. «Siamo un ministero civile e non abbiamo niente a che vedere con la risoluzione 687», ha detto Saiman riferendosi alle condizioni dettate dall'Onu a Baghdad per il cessate il fuoco nel Golfo, tra le quali ispezioni per identificare e distruggere arsenali nucleari, chimici e balistici dell'Iraq. «E' una misura aggressiva da parte dell'Orni - ha proseguito il ministro -. Non ci permettono di lasciare l'edificio». Intanto, un fratellastro del presidente Saddam Hussein ha rilanciato l'idea di un unico Stato che riunisca Iraq e Kuwait. «E' meglio per entrambe le parti in causa dirigersi verso un unico sentiero utile che porti all'unità dei due Paesi», ha scritto sul giornale governativo Barzan Takriti, rappresentante dell'Iraq presso la sede europea dell'Orni a Ginevra. «Le due parti - ha aggiunto - devono rispettarsi reciprocamente e sono fiducioso che entrambi i Paesi abbiano le potenzialità che li faranno avvicinare». Secondo Takriti i due Paesi sono complementari e «sarà diffìcile per il Kuwait conservare in futuro la sua integrità perché vorrebbe dire mantenere l'Iraq in uno stato di debolezza». Takriti ha aggiunto che l'Iraq ha pagato un prezzo molto alto per l'invasione del Kuwait. Ed è la prima volta che un esponente di Baghdad fa un'ammissione del genere. [Ansa-Afp-Reuter]

Persone citate: Karen Jensen, Saddam Hussein