Sotto i rottami la tomba di Hitler di Paolo Patrono

Sotto i rottami la tomba di Hitler Ex agenti di Stalin rivelano a un giornale la sepoltura segreta del dittatore Sotto i rottami la tomba di Hitler Iresti nascosti aMagdeburgo, dove ora c'è una discarica Trovate due cassette di legno, con alcune ossa calcinate LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un altro «scoop» della stampa inglese, dopo quello dei «diari» completi di Goebbels. Questa volta, il «Sunday Express», dopo una lunga indagine in Russia, svela il segreto sull'ultima tomba di Hitler. Dopo quasi mezzo secolo dal tragico rogo funebre nel bunker berlinese dove Hitler si uccise insieme con Eva Braun, i sopravvissuti agenti segreti di Stalin che presero in consegna i resti del Fùhrer hanno rivelato che dopo un misterioso peregrinare fra le rovine della Germania nazista, le ossa calcinate del Fùhrer vennero sepolte clandestinamente a Magdeburgo. Le rivelazioni provengono da due ex anziani ufficiali dell'Armata Rossa, o meglio dello «Smersh», il controspionaggio personale di Stalin. E sarebbe stato proprio Stalin a ordinare il trasferimento clandestino dei resti di Hitler e di Eva Braun, ai quali sarebbero stati aggiunti anche quelli della famiglia Goebbels e di un altro gerarca nazista, il generale Krebs. Gli storici hanno appurato che il Fùhrer si uccise con Eva Braun nel pomeriggio del 30 aprile del '45 e le SS eseguirono fedelmente i suoi oniini: cosparsero di benzina i due cadaveri e li bruciarono. I resti vennero sepolti in una fossa scavata da una bomba. L'Armata Rossa che conquistò Berlino scoperse il luogo della sepoltura di Hitler. E la custodia dei resti del Fùhrer, di Eva Braun e quella dei Goebbels e dei loro cinque figli scoperti poco lontano nonché quelli del generale nazista, fu affidata alla guardia sicura dello Smersh. L'allora tenente dello spionaggio sovietico Ivan Blashcuk (oggi settantacinquenne) ha raccontato all'«Express» che Stalin era ossessionato dal timore che Hitler non fosse morto e che il corpo bruciato appartenesse a un suo sosia. Per questo, tutti i resti calcinati vennero trasferiti dapprima alla Plotzensee Prison di Berlino e poi all'ospedale Buch dove vennero esaminati dai medici sovietici che li identificarono al di là di ogni incertezza. La versione ufficiale fornita finora dall'Urss precisava che i resti di Hitler e di Eva Braun furono sepolti in un bosco presso Potsdam nel giugno del '45. Invece, come rivela adesso il «Sunday Express», iniziò un pellegrinaggio segreto. Rinchiusi in due cassettine di legno, i resti del Fùhrer e della Braun vennero trasportati prima al quartier generale dello Smersh a Stenda!, una cinquantina di chilometri da Berlino, e qui sepolti in un bosco. Ma la macabra odissea non era ancora terminata, perché quella zona doveva essere assegnata alle forze d'occupa¬ zione inglesi. Perciò la sede del controspionaggio sovietico venne spostata a Magdeburgo, e le cassette vennero quindi dissepolte e trasportate al seguito degli ufficiali dello Smersh. I resti carbonizzati di Hitler e di Eva Braun furono definitivamente sepolti in un garage alla periferia della città e ricoperti con uno strato d'asfalto. La stessa sorte toccò ai corpi dei Goebbels e del generale nazista. II luogo dell'ultima sepoltura clandestina è stato formalmente riconosciuto adesso dai vecchi ufficiali dello spionaggio russo accompagnati dai cronisti dell'«Express»: è in un deposito abbandonato di rottami e spazzatura in Klausenerstrasse, a Magdeburgo. Il terreno è stato scavato e un patologo del locale ospedale ha esanimato le ossa scoperte: «Alcune possono essere umane - ha confermato il dottor Werner Kuhne - ma altre potrebbero essere di animali». Paolo Patrono Hitler con un aiutante di campo nel bunker, poco prima della caduta di Berlino