La «saudade» non ferma Rubaudo di Giorgio Viberti

La «saudade» non ferma Rubaudo Alla piscina Olimpica si concludono oggi i campionati regionali assoluti estivi di nuoto La «saudade» non ferma Rubaudo // giovane della Libertas conquista il titolo piemontese dei 400 si Vuol diventare il numero 1 dei 1500, ma ha nostalgia del Brasile Nella seconda giornata dei campionati regionali assoluti estivi di nuoto, che si concluderanno oggi pomeriggio alla piscina Olimpica di corso Sebastopoli, c'è stato il pronto riscatto del «brasiliano» Stefano Rubaudo. Il nuotatore della Libertas Dino Rora, squalificato per partenza anticipata al termine dei 200 si di venerdì (nei quali aveva preceduto Rivetti), ieri ha conquistato lo scudetto regionale sulla distanza doppia (col tempo di 4'08"0) battendo lo stesso Rivetti (SaFa, 4'10"1) e Grillo (Sisport, 4'10"2). Curiosa la storia di questo ragazzone un po' timido ma sempre sorridente, nato a Torino 20 anni fa ma emigrato in Brasile fin da bambino, insieme con la mamma che aveva dovuto trasferirsi laggiù per problemi di lavoro. «Vivevamo a San Paolo - ricorda Rubaudo -. Allora non nuotavo ancora, ma lo sport mi piaceva, soprattutto il pallone. Con i piedi però non ero granché, per cui i miei amici mi mettevano sempre in porta. Così diventai un discreto portiere, e in piscina cominciai ad andare soltanto quando non riuscii a sfondare nel calcio». Stefano aveva già 15 anni quando fece le prime gare di nuoto, ma a San Paolo era difficile raggiungere certi livelli tecnici, per cui Rubaudo decise di tornarsene in Italia per allenarsi con la Libertas SaFa. «All'inizio non sapevo nemmeno quali fossero le mie possibilità - aggiunge - poi, anche grazie al mio allenatore Corrado Rosso che per me è come un padre (i genitori di Stefano sono separati, ndr), sono migliorato molto». Così l'anno scorso ha conquistato il secondo posto sui 1500 metri ai campionati nazionali assoluti di Pesaro, quindi l'oro europeo nella gara di fondo sui 5 km. «E' soltanto da un anno che mi impegno davvero negli allenamenti precisa ancora il nuotatore della Libertas - quindi credo di poter diventare il numero uno in Italia sulle lunghe distanze e magari tentare poi il salto di qualità». Come ogni brasiliano che si rispetti, anche Rubaudo soffre però di saudade, ma sa che per ora non potrà tornare a San Paolo. «Là sanno vivere con più allegria - conclude - ma la mia vita è legata al nuoto. Ho lasciato anche la scuola per diventare qualcuno nello sport, quindi non ho scelta». Nelle gare di ieri va segnalata anche la vittoria di Raffaella Previtera (Libertas Dino Rora) nei 400 si in 4'25"8. Gli altri campioni piemontesi sono Anita Gagliardini (Casale, 200 dorso in 2'24"3), Davide Arduino (SaFa, 200 dorso in 2' 14"2), Stefania Bisacco (Rari Nantes To, 200 rana in 2'47"3), Luca Scaramel (Derthona, 200 rana in 2'30"7), Laura Milocchi (Sisport, 50 si in 27"7), Vittorio Giordano (SaFa, 50 si in 25"2), Alessandra Pennati (Sisport, 200 farfalla in 2'24"3) e Davide Gullo (Rari Nantes To, 200 farfalla in 2' 13"2). Oggi si disputano le ultime gare, con batterie alle 9,30 e finali dalle 17. Giorgio Viberti Rubaudo tra Giacchino (a sin.) e Van Goor sul podio europeo dei S km nel '91

Luoghi citati: Brasile, Casale, Italia, Pesaro, San Paolo, Torino