Mike l'inventavallette

Mike l'inventavalletteDa Edy Campagnoli a Sabina Gufimi un percorso tutto pieno di curve Mike l'inventavallette MILANO. E' tempo di vallette sculettanti, maliziose, parlanti, «sonore» insomma e con requisiti fisici che riescano a bucare il video. L'ultima arrivata, Paola Barale, piemontese di Possano, furoreggia sulla «Ruota della fortuna» di Mike Bongiorno. L'inossidabile Mike se ne intende di «collaboratrici», sempre scelte con grande attenzione fin dai tempi delle «vallette mute». Di quando per loro parlava soltanto la «figura». E si diceva «figura», per non nominare il seno che avrebbe potuto offendere il comune senso del pudore. La prima in assoluto fu Edy Campagnoli, ex indossatrice scoperta da Bongiorno come «portatrice di eleganza e stile» negli apparecchi televisivi gracchiami di scariche e grigi di effetti neve che troneggiavano nei salotti degli italiani abbienti. Si disse con un bel po' di ipocrisia che il sorriso mite, casalingo, distaccato di Edy stava alla base del suo successo.'Era il 1958. Bongiorno allora aveva un ciuffo di biondi capelli (una specie di «banana cadente»), e parlava col marcato accento americano degli «alleati buoni» di recente memoria. Edy, che aveva 21 anni, era stata subito promossa a mamma dei concorrenti di «Lascia o raddoppia?»: «Solo lei li sa accompagnare così bene in cabina, vivendo in pochi secondi le loro angosce: una mamma silenziosa che capisce al volo che cosa desidera il figlio muto». Nessuno per la splendida Edy azzardava nominare le sue «tette». Lo dicevano soltanto gli studenti caciaroni amanti della parolaccia e dello sberleffo. Eppure il vero successo della Campagnoli stava anche (se non proprio) nelle tette. Infatti il suo virino compresso in alte cinture costringeva l'ampia gonna di taffetas a fruscii peccaminosi (o forse erano soltanto le scariche dell'apparecchio televisivo?) ed imponeva al suo busto opulenze scultoree. La telecamera però non indugiava mai sui particolari. Guai! Ma l'intuitivo Mike, che teneva nel mirino i gusti dell'italiano medio, sapeva di sicuro che accanto ai quiz con milioni, un bel seno costituiva un rigenerante messaggio d'amore. Ingenua Edy Campagnoli quando confidava: «Fra me e Mike non c'è mai stato niente. E' vero, ima volta ci capitò d'uscire insieme, poi si ebbe paura che la gente chiacchierasse e non ci frequentammo più. Ora continuiamo a darci del tu fuori dalle scene». Che conquista per Edy. Dopo la valletta Edy dal «seno buono» arriva a «Lascia o raddoppia?» una concorrente dalla memoria prodigiosa ma col «seno cattivo». E' Maria Luisa Garoppo, una tabaccaia di Casale, che si presenta «sulla tragedia greca», ma che passerà alla storia della trasmissione come «miss globuli rossi». Quel suo enorme petto creò non poco imbarazzo alla neonata televisione che fece acrobazie per non turbare quel mortificato comune senso del pudore di allora. Tuttavia le scollature e Jl décolleté della Garoppo diventarono le chiacchiere dei bar. Il regista di «Lascia o raddoppia?», Romolo Siena, giocava con le inquadrature asserendo che «bisogna scegliere: o lei o il seno, perché insieme non ci stanno sul teleschermo». Ogni settimana la questura era mobilitata a trattenere gli arnmiratori che assediavano gli studi della Rai alla Fiera di Milano dove si trasmetteva. Ma se per alcuni personaggi di «Lascia o raddoppia?» l'Italia si fermava, per la tabaccaia di Casale restò di sasso e a bocca aperta. Aveva voglia la signorina Garoppo a tirare i seni in barca e parlare di Eschilo e Sofocle, a dire che l'ente del turismo greco l'aveva invitata a vedere i luoghi della «sua materia». Per la gente di «Lascia o raddoppia?» la Garoppo divenne solo «Raddoppia» o «Il seno che più grande non si può». Ma Bongiorno cammina coi tempi. Come la tv. E così il seno della tv. Infatti quando non funzionano più (ma solo per l'ascolto) ghiandole mammarie come plafoniere, l'oculato Mike ingaggia per il «Rischiatutto» la sexy valletta Sabina Ciuffini. Valletta anomala perché parla, malgrado Bongiorno s'inalberi ogni tanto. Ma non sapremo mai se la sua collera è vera o finge irritazione per compiacere i suoi fans. Il seno della Ciuffini non impressiona. E' l'insieme ad essere affascinante. Quel burattinaio di Bongiorno che tira i fili del gusto e delle gonne televisive lo sa bene. La Ciuffini, dopo un po' d'anni dal successo del Rischiatutto dirà: «Io sono venuta fuori, sono diventata popolare, come la valletta di Mute Bongiorno nel "Rischiatutto". E che cos'è una valletta per la gente? Una ragazza qualsiasi, senza infamia e senza lode, che si presta a far da spalla al mattatore della trasmissione. Insomma, diciamola tutta, una cretina che ha solo un corpo gradevole da esibire». Chissà se Paola Barale, l'attuale valletta dell'inestinguibile Bongiorno, la pensa allo stesso modo. Confessa: «Bongiorno è esigente, pretende che io dia il massimo». Un massimo bene in regola con le misure aggiornate sulle tabelle del nuovo Mike e della sua nuova tv: 98-68-96. Nevio Boni Bongiorno l'inossidabile sa aggiornare le sue collaboratrici ora sono «parlanti» a a a » o ) Paola Barale, nella foto grande e qui sopra con Bongiorno, è la valletta della «Ruota della fortuna» (le foto sono di Telepiù) A sinistra, Edy Campagnoli, ex indossatrice e prima valletta di Bongiorno a destra Sabina Ciuffini, famosa per le minigonne e prima valletta «parlante» nella storia del quiz

Luoghi citati: Casale, Italia, Milano