Armani, profumo di 200 stelle

Armani, profumo di 200 stelle Nella villa pavese dello stilista festa esclusiva per il suo nuovo aroma Armani, profumo di 200 stelle Tra gli invitati la Muti e Lambert Musica, cena e atmosfere d'Africa CIGOGNOLA (Pavia! DAL NOSTRO INVIATO Davanti al cancello in ferro battuto stazionano i ragazzi dello staff: walkie talkie e Tshirt bianca su cui campeggia il volto di Giorgio Ai-mani. E' qui la festa. Sono le otto di sera di venerdì e alla villa dello stilista cominciano ad arrivare Mercedes e Limousine. Cariche di invitati. Duecento ospiti provenienti dai quattro angoli del mondo, convocati d'urgenza per festeggiare l'ultima creazione di Armarli, il profumo «Giò» Al fondo del lungo viale illuminato da torce, vicino alle scuderie dove è stato allestito il cocktail, c'è lui, l'argenteo Giorgio. Abito blu, maglietta bianca, e rosa candida all'occhiello. L'atmosfera ricorda quella dell'Africa coloniale: sedie di midollino, stuoie color corda e sottofondo in musica. Una scenografia perfetta, inventata nei venti ettari di parco che circondano Villa Rivara, costruita negli Anni Cinquanta dai conti Cella e comprata da Giorgio Armani dieci anni fa. Lo stilista, abbronzato e sorridente, riceve gli ospiti. C'è Lauren Bacali vestita di nero, affascinante come sempre, nonostante il viso troppo «disteso». Parla fitto con Lee Radz- will, la sorella-fotocopia di Jackie Kennedy: stessa pettinatura, stesso fisico asciutto. Poco lontano Christopher Lambert sorseggia un bicchiere di whisky accanto alla moglie Diane Lane in tailleur-pantalone (naturalmente di Armani). E i commenti sull'avvenenza dei due si sprecano. Mia Martini si intrattiene con Rosanna Armani e Inge Feltrinelli. Ornella Muti fa la sua entrée in abito lungo metallizzato fra baci, abbracci e flash. Gli argomenti di conversazione? Tutti: dall'indirizzo dell'oculista di Melarne Griffith a Phoenix, ai lifting malriusciti delle star, dall'invasione di 50 mila cellulari finti a Viterbo (chissà poi perché proprio a Viterbo?) agli ultimi divorzi. Il tutto con molta ironia. Tante belle donne, tanti uomini famosi. Ma la star della serata è Lara Harris, la top model americana interprete dello spot pubblicitario girato da David Lynch per il profumo Giò. La Harris, ventidue anni, ha un'immagine ancora poco inflazionata. Motivo in più per piacere ad Armani e a Lynch. Sarà lei il volto nuovo degli Anni Novanta, c'è da giurarci. Alta, non magrissima, capelli castani e occhi scuri, assomiglia vagamente a Isabella Rossellini. Stesso sguardo sensuale, cari- co di promesse, misterioso. Definirla bella è riduttivo. Di lei si sa soltanto che è fidanzata con il fotografo di Filadelfia Wayne Maser e che è stata prescelta dallo stilista anche per la nuova campagna fotografica realizzata a Parigi da Steven Lindenberg. Il grande David «Cuore Selvaggio» Lynch è assente, con gran delusione dei cinefili. Peccato. In compenso c'è il suo art director, Stan Levy. Levy racconta che alcune riprese dello spot sono state girate nelle strade infuocate di Los Angeles durante i disordini razziali, trasformando i passanti in comparse. Verrebbe da pensare che Oliviero Toscani docet, che la «pubblicità-pugno nello stomaco» ha fatto scuola. Ma Lynch non ha certo bisogno di prendere lezioni quando si tratta di reinventare, con furia visionaria, situazioni dure e scabrose. Peraltro, del dramma di Los Angeles nel filmato si vede poco o nulla. Una certa atmosfera inquietante, ecco. Il video dura quattro minuti ed è un piccolo capolavoro in bianco e nero. Un capolavoro criptico (non poteva che essere così, considerato l'autore) costruito per mostrare una donna dapprima fredda e lontana, poi passionale e sfrenata mentre danza in un locale ai ritmi della musica afro. Una creatura ambigua, alla ricerca di qualcosa che non trova, così attuale nelle sue espressioni ora tristi, ora allegre, che riassumono tutte le contraddizioni dei nostri giorni confusi. Prima di festeggiare video e profumo, tutti a tavola, nel patio e in terrazza. Trenta camerieri schierati sulla scalinata accolgono gli ospiti per la cena. Un'immagine d'altri tempi. Menù: sformato di pomodoro, risotto al rosmarino e ai fiori di zucca, vitello con salsa al vino bianco e gelato di vaniglia guarnito da ciliegie e meringa. Al tavolo di Armani siedono Inge Feltrinelli, Ornella Muti, Lara Harris e i coniugi Lambert. A fine serata, caffè sui bordi della piscina e poi via, a casa. Un folto gruppo di ragazzini si è radunato di fronte al cancello, sbirciano dentro le macchine. Uno chiede «Dov'è Carol Alt?», ma la domanda gli muore sulle labbra di fronte ad Ornella Muti e Lara Harris. Che coppia. Antonella Amapane Ma la regina della serata è stata la modella Lara Harris La modella Lara Harris è stata la protagonista più ammirata della serata nella casa di Armani. A sinistra il regista David Lynch, che curerà il filmato pubblicitario per lo stilista italiano Sopra Lauren Bacali e a sinistra Ornella Muti, madrina della grande festa nella villa di Cigognola