Per i calcoli il chirurgo ormai non serve più

Per i calcoli il chirurgo ormai non serve più MEDflCflNA Per i calcoli il chirurgo ormai non serve più 9 ATTUALE grande frequenza degli esami I con l'ecografia, fatti per i più vari motivi, ha modificato le opinioni sui calcoli della cistifellea o vescichetta biliare, comunemente indicati come «calcoli del fegato». I calcoli sono presenti in circa il 10 per cento della popolazione europea considerata nel suo complesso ma, questo è il punto, senza crisi di dolore né complicazioni d'alcun genere, quindi insospettabili, in metà dei casi. Insomma l'ecografia mette casualmente in luce l'esistenza d'un grande numero di calcoli silenti e che forse non daranno mai segno di sé. Della calcolosi epatica si è discusso in una «Consensus Conference» riunitasi al Parlamento europeo di Strasburgo. La conferenza è una riunione di esperti che discutono un problema sanitario con lo scopo di dare risposte concrete per migliorare la terapia. Un apposito giurì formula le raccomandazioni conclusive. Rara prima dei vent'anni, la calcolosi diviene più frequente con l'età fino a raggiungere oltre il 60% di presenze al di là dei 70 anni. In un caso su due non vi sono sintomi. Molte indagini sono state fatte, molti pazienti sono stati seguiti a lungo per capire che cosa avviene nella calcolosi silente. Le previsioni sono buone: durante un periodo d'osservazione variabile dai 5 ai 25 anni la comparsa di dolori si ebbe soltanto nella proporzione da 0,5 a 4% ogni anno. Secondo il prof. Barbara, che ne ha riferito a Strasburgo in base all'esame della letteratura mondiale ed all'esperienza, in più della metà dei casi la calcolosi asintomatica rimase tale per un periodo dai 5 ai 25 anni. Si è cercato di comprendere se l'eventuale trasformazione d'una calcolosi silente in manifesta sia favorita da qualche fattore. L'età non influisce, non vi sono differenze fra giovani e anziani. In qualche statistica risulta nella donna una frequenza superiore, ma non significativa. Un maggiore rischio di comparsa di disturbi si avrebbe in individui in sovrappeso e diabetici. Il numero, il volume ed il tipo dei calcoli non sembrano avere importanza. In complesso si sa ben poco. re il si sa Una cosa comunque si può dire, la calcolosi asintomatica è benigna dato che 70 volte su 100 rimane tale. Purtroppo non si conosce un elemento prognostico che permetta di individuare il soggetto suscettibile di manifestare sintomi col passare del tempo. In passato si considerava opportuno asportare anche i calcoli asintomatici, oggi invece si dice che il calcolo muto non si tocca. Insomma la calcolosi silente non richiede né cure né sorveglianza particolare. Naturalmente questa non è una regola assoluta, la medicina non procede per dogmi, perciò una decisione dovrà essere presa volta per volta in base a varie considerazioni. La terapia della calcolosi epatica ha fatto grandi progressi. Sono stati scoperti farmaci che dissolvono i calcoli di colesterolo, buona soluzione in determinati casi. Come alternativa all'intervento chirurgico vi è anche il bombardamento con onde elettroacustiche ad alta pressione propagantisi nell'acqua, prodotte da uno speciale apparecchio. Le onde, che attraversano la cute, i muscoli e gli altri tessuti senza produrre effetti, quando incontrano un calcolo generano una successione di compressioni e trazioni che possono determinarne sbriciolamento e polverizzazione. E' un trattamento ben tollerato, realizzabile in ambulatorio, efficace in casi selezionati. Si sono escogitati anche metodi di dissoluzione o di frammentazione dei calcoli mediante contatto diretto realizzato con cateteri speciali o altri espedienti, valendosi di ultrasuoni o laser, ma occorrono studi clinici ulteriori e per il momento interessano un ristretto numero di pazienti. Quanto alla chirurgia, accanto alla classica asportazione della cistifellea mediante laparatomia, che ha più d'un secolo (fu il tedesco Langenbeck a riferire il primo caso nel 1882) e che naturalmente si è evoluta acquistando un alto livello di sicurezza, va ricordata l'asportazione pervia laparoscopica o celioscopica, nata a Lione nel 1987 per merito di Philippe Mouret ed oggi ormai correntemente eseguita. Ulrico di Aichelburg

Persone citate: Philippe Mouret, Ulrico Di Aichelburg

Luoghi citati: Lione, Strasburgo