Un tesoro ripianerà i debiti di Stato

Un tesoro ripianerà i debiti di Stato URUGUAY mmmmm Metà delle ricchezze (oro, argento e pietre preziose) spetta al governo di Montevideo Un tesoro ripianerà i debiti di Stato Studioso ritrova un galeone affondato nel 1792 SAN PAOLO NOSTRO SERVIZIO Tre anni di inutili ricerche tra gli archivi navali di mezzo mondo e le fredde acque del Rio de la Piata. Poi, il 10 aprile scorso, un sommozzatore è ritornato alla barca di appoggio stringendo tra le dita un doblone d'oro. Due secoli dopo essere stato affondato da una nave pirata inglese, il galeone spagnolo «El Preciado», col suo carico di oro, argento e pietre preziose, era stato finalmente ritrovato. Proprio dove i documenti ed i racconti dei pescatori indicavano - a soli 600 metri dalla costa, cinque miglia dal porto di Montevideo - e dove altre 24 spedizioni precedenti avevano già fatto fiasco. «Lo sapevo che era lì, quella nave mi stava aspettando», sorride ora Ruben Collado, un oceanografo argentino che ha passato trenta dei suoi 55 anni di vita alla ricerca di tesori perduti. Sino ad oggi, i 25 uomini del suo gruppo hanno strappato al fondo roccioso quasi 1700 monete e più di 10 chili di lingotti d'oro, oltre a cinque cannoni e decine di palle di ferro, le munizioni. «Il recupero sta appena cominciando - dice Collado -, abbiamo di fronte almeno un anno di lavoro». Secondo r«America's national geographic society», il carico del «El Preciado» è il quinto maggior tesoro esistente al mondo, il cui valore oscillerebbe tra i 300 milioni e i tre miliardi di dollari. Al governo uruguayano spetta metà di quanto sarà recuperato, e alcuni ministri sperano in questo modo di riuscire a pagare una parte del debito estero - pari proprio a tre miliardi di dollari - o perlomeno a raccogliere fondi sufficenti per nuovi programmi di assistenza medica e sanitaria. In ogni caso, il presidente Luis Alberto Lacalle si è affrettato a garantire al cercatore di tesori argentino che le operazioni di recupero potranno continuare senza problemi. Con questa garanzia, Collado non ha avuto difficoltà a trovare i finanziamenti per l'«Operacion Bruja» (Operazione Strega), come l'ha battezzata, e comprare le attrezzature necessarie, tra cui i sofisticatissimi metal-detectors con cui ora si svolge praticamente tutto il lavoro. Nel grande estuario che separa l'Uruguay dall'Argentina, l'acqua è infatti così scura e fangosa che i sommozzatori possono orientarsi solo col tatto e con l'ausilio degli acuti «bip» emessi dalle apparecchiature elettroniche ogni volta che i sensori incontrano qualche oggetto di metallo. Un suono che - così sperano i sub prima o poi potrà significare il ritrovamento di una statua di una Madonna in oro massiccio alta più di un metro e mezzo che, secondo alcuni antichi documenti, avrebbe fatto parte del carico del galeone. Quando fu affondato a cannonate, una mattina di inverno del 1792, «El Preciado» stava trasportando in Spagna alcune tonnellate di oro e argento provenienti dalle miniere peru¬ viane, oltre a migliaia di dobloni coniati in Cile, con sopra l'effige del re Fernando VI. Ma il valore economico della scoperta non sembra poi importare troppo a Ruben Callado, un ex professore universitario, stimato dai colleghi per i suoi progetti di laboratori sottomarini, che non è mai riuscito ad accontentarsi della noiosa routine accademica. «Nel mondo attuale non c'è più spazio per l'avventura - spiega - ma trovare un galeone affondato e pieno d'oro vuol dire fare qualcosa di unico. La cosa più interessante è la seduzione, la ricerca. Poi, è come se l'incanto si spezzasse». Il cercatore di tesori sta già programmando la prossima spedizione, sulle tracce di una flotta di 20 velieri portoghesi carichi di oro e smeraldi affondata dai pirati olandesi al largo della costa di Bahia all'inizio del XVII secolo. «Sento che quelle navi e quelle ricchezze mi stanno aspettando, là in Brasile», dice. Gianluca Bevilacqua

Persone citate: Collado, Fernando Vi, Gianluca Bevilacqua, Luis Alberto Lacalle, Preciado, Ruben Callado, Ruben Collado

Luoghi citati: Argentina, Brasile, Cile, Montevideo, San Paolo, Spagna, Uruguay