«Tasse o niente sviluppo»
«Tasse o niente sviluppo» In Regione la de sottopone agli alleati la sua manovra economica «Tasse o niente sviluppo» Benzina a +30 lire, metano a +40 lire per avere 1000 miliardi in 3 anni «Dovranno servire per rilanciare l'industria e migliorare l'assistenza» E' imminente la manovra economica del governo Amato e già s'annuncia quella della Regione. Se Roma punta a contenere il disavanzo pubblico, l'esecutivo regionale, su proposta della de, vuole dare nuove opportunità di sviluppo al Piemonte. Entrambe le terapie prevedono inasprimenti delle tasse: casa, benzina e ticket sanitari per Roma, ancora la benzina (fino a 30 lire il litro) e il metano (anche 40 lire il metrocubo) per la Regione. Un salasso accompagnato da una politica di bilancio che prevede un drastico taglio delle spese. La sofferta decisione è arrivata ieri pomeriggio quando il gruppo de a Palazzo Lascaris ha dato il suo «ole» alla manovra che verrà proposta ai partners di giunta. Il documento (78 pagine intitolate «Per un nuovo sviluppo del Piemonte») elaborato dal consigliere casalese Paolo Ferraris, è già sulla scrivania dell'assessore al Bilancio, il psdi Gallarmi. Sarà inviato a pli e pri, mentre il psi lo esaminerà nella conferenza programmatica della prossima settimana. La manovra, approvata non senza qualche resistenza in casa de, prende in esame i 3 anni che ancora mancano alla scadenza elettorale. In 36 mesi gli introiti provenienti dalle tasse porterebbero a una massa d'investimenti pari a mille miliardi. Denaro da far confluire in un fondo speciale da destinare ali progetti mirati al rilancio del Piemonte. «E' il modo migliore spiega Ferraris - per distinguere gli interventi ordinari da quelli straordinari e dimostrare ai piemontesi la destinazione dei loro sacrifici». Tra gli 11 progetti spicca quello sulla promozione degli investimenti esteri. S'ipotizza di costituire un'«Agenzia» capace di colpire al cuore il problema, cioè di invogliare le imprese estere a tornare a investire in Piemonte. Come? Concedendo prestiti di 50 milioni alle imprese per ogni posto di lavoro creato, rimborsabili in 5 armi e a tasso zero. Avrà anche la delega per abbattere i tempi necessari alla concessione di licenze edilizie e in materia ambientale, ostacoli burocratici oggi superabili non prima di 5-6 anni: un'enormità che scoraggia qualsiasi imprenditore. Per il resto si va dall'ammodernamento della pubblica amministrazione (è prevista anche la creazione di una Facoltà universitaria sull'esempio della scuola di Alta Amministrazione francese), alla tutela del Piemonte non metropolitano, all'assistenza degli anziani. Sacrifici per i piemontesi, ma anche per la macchina regionale che, attualmente, vive spendendo 929 miliardi l'anno, un terzo dei quali per pagare le rate di mutui contratti nel passato. La cura de prevede tagli in ogni campo compresa l'uscita da quegli enti strumentali dove la Regione non svolge più un ruolo strategico (vengono citate l'Ente di sviluppo agricolo e l'Istituto piante da legno). Si ipotizza di dimezzare i Comitati regionali di controllo; di sopprimere un bel po' di Aziende di promozione turistica; di intensificare l'alienazione del patrimonio immobiliare regionale; di bloccare le assunzioni per tre anni. Altra novità è lo «stop» ai contributi a fondo perduto. Il Comune che chiederà soldi dovrà restituirli, sia pur senza interessi. Tra economie e tagli la Regione, nei prossimi tre anni, potrebbe cosi disporre di 310 miliardi da spendere che, sommati al migliaio proveniente dalle tasse, comporterebbero investimenti complessivi di 1300 miliardi. Una «massa d'urto» (senza tenere conto degli investimenti statali) in grado di accelerare il tasso di sviluppo della regione dello 0,7 per cento e di creare 3500 posti di lavoro. «E' un progetto per contrastare il decimo del Piemonte e ne discuteremo con tutti - dice il capogruppo de Rolando Picchioni ma nessuno potrà più accusarci di "navigare a vista"». Beppe Mintilo BENZINA ai litro AllRflCMTI METANO A—«««O AUMENTI al metro cu cubo SI RECUPERANO 1000 MILIARDI investiti possono aumentare dello 0,7% % TASSODI SVILUPPO 0EL PIEMONTE E CREARE 3500 NUOVI POSTI LAVORO
Persone citate: Beppe Mintilo, Ferraris, Lascaris, Paolo Ferraris, Rolando Picchioni
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