Venti ore prigioniero dei Tir di Foto Epa

Venti ore prigioniero dei Tir Venti ore prigioniero dei Tir «Permesso, ho unferito». «Beh, va'a piedi» HO VIAGGIATO NELL'INCUBO DI ASFALTO BAYONNE DAL NOSTRO INVIATO Un viaggio in. Francia, magari per raggiungere in auto, da Torino, le rive dell'Atlantico' e distendersi sulle aristocratiche spiagge di Biarritz? Provateci, è una bellezza. La prima parte del percorso scivola lungo la Costa Azzurra e la Provenza, è un tranquillissimo andare in autostrada. L'ignoranza di ciò che avverrà in seguito contribuisce alla letizia del pilota e degli eventuali passeggeri. Ma qualcosa avviene, accidenti se avviene. Giunti ad Aix-en-Provence sorge, stimolata dalla carta geografica, un'idea, che è poi quella che è sorta disgraziatamente a noi. Perché proseguire sulla «A 7», salire sino ad Avignon e ridiscendere verso Nimes, quando si può benissimo tagliare per Arles e piombare su Montpellier, risparmiando un sacco di chilometri? A Salon, dunque, si esce. E comincia una grandinata di sventure. In attesa dell'auto in vacanza, dopo un paio di chilometri dell'indimenticabile «E 48», c'è un appuntamento di camion, un raduno, una migrazione di camion, schierati a rosa e a scacchiera, per dritto e di traverso. E' il primo incontro con lo sciopero dei camionisti. E adesso che si fa? «Adesso si aspetta», informa un camionista costruito sulle misure di Polifemo e severo come un cipresso. «Si aspetta quanto?». «Un giorno, due, tre», interviene un collega circonfuso di cupa rassegnazione. Un terzo camionista accende una speranza: «Provate con lo slalom, aggirate un Tir e schivatene un altro, forse ci riuscite». Proviamo. Ti osservano. Nessuno ti aiuta. «Batto lo specchietto, monsieur?». Silenzio. Tre quarti d'ora di caccia al passaggio e siamo in salvo. Momentaneamente. A Lunel, un passo dal recupero dell'autostrada, una cinquantina di camion sono gentilmente appostati in modo da lasciare un esiguo ma transitabile varco. Grazie. Lo baciamo o no l'asfalto della liberatrice «A 9»? Non c'è tempo, si fugge verso Tolosa e da Tolosa, col batticuore, ci si immette sulla «E 83». L'inferno camionistico. Quando a Tarbes mancano ancora un centinaio di chilometri, e ce ne siamo già sciroppati più di ottocento, un popolo di camionisti con relativi giganti a otto, dieci, dodici ruote ci sbarra la via. Carovane di inconsapevoli viaggiatori velocemente e malauguratamente s'imbattono in quel ciclopico guaio. «State qui anche una settimana, se occorre». Scioperanti durissimi. «Ho il bambino che piange»; «Devo andare all'ospedale» (scusa improbabile, il tetto della vettura trabocca di bagagli e c'è anche il canotto); «E' una vergogna, scansatevi, ho lavorato tutto l'armo, sono in ferie»; «E a Bayonne come ci arrivo?». «A piedi» è la sintetica sentenza. Dietro-front, facendo sudare nella manovra anche il volante. Si apre il repertorio delle richieste: richieste ai passanti, ai benzinai, ai contadini, «Scusi, esiste una strada senza camion per Bayonne?». Ah, le risposte. Ognuno sfodera la propria, personale scorciatoia. Privilegiamo quella fornitaci da un tipo militaresco, col basco sulle ventitré. «Ascoltare. Prendere per Auch, svoltare per Boulogne, prendere per Castelnau, non entrarci dentro, svoltare per Mielan, non entrarci dentro, dirigersi verso Aire sur Adour». Basta, ci viene da piangere. Siamo partiti alle dieci del mattino, sono le otto di sera. Dove cavolo è Castelnaunon-entrarci-dentro? Si tenta. Meraviglia della campagna. Chilometri, ore di campagna. Le indicazioni latitano, è un corsa all'ignoto. «Mielan? Sbagliato». «Air sur Adour? Uh, per carità non è qui. Tornate verso Tarbes». Fossimo matti. A Tarbes, ci sono, secondo le più rosee notizie, seicento camion pronti a mangiarci. Campagna e ancora campagna. Mont de Marsan e St. Sever, andata e ritorno, andata e ritorno. Quanti chilometri abbiamo fatto? Milletrecento, rnillequattrocento. Alle tre di notte, ci accolgono le esigue luci di Dax: siamo quasi a casa. Forza, ancora 56 chilometri e andiamo a letto. Questo sì che è viaggiare. Gianni Ranieri Caos stradale nei pressi di Tolosa Gli autocarri lasciano aperta una corsia, ma costringono le auto a slalom estenuanti [FOTO EPA]

Persone citate: Boulogne, Gianni Ranieri, Lunel, Marsan, Mont, Sever

Luoghi citati: Avignon, Francia, Provenza, Tarbes, Tolosa, Torino