Ma il futuro è ancora del Diesel

Ma il futuro è ancora del Diesel Ma il futuro è ancora del Diesel E compare in scena una innovativa pompa Lucas Ogni anno nel mondo vengono prodotti circa 70 milioni di veicoli e il parco circolante è valutato in 550 milioni di unità. Questo oggi. E domani? Stime indicano che entro i prossimi cinquant'anni la produzione balzerà a 250 milioni di unità/anno e il parco circolante toccherà i 2.500 milioni di unità. L'occasione per riflettere su queste cifre da capogiro ci viene da un meeting organizzato nei giorni scorsi dalla Lucas Car Diesel Systems - la Società del Gruppo Lucas che si occupa della motorizzazione a gasolio presso il suo insediamento produttivo di Blois, in Francia. Accanto a un moderno stabilimento dedicato alla produzione di componenti per sistemi di iniezione Diesel, c'è un attrezzato Engineering Center che svolge attività di ricerca e sviluppo avanzato. Qui la Lucas ha sviluppato la Epic. Si tratta di una interessante, innovativa pompa di iniezione rotativa per motori a gasolio che, grazie al controllo elettronico sia della fasatura che della durata del ciclo di iniezione, consente una gestione ottimizzata del motore nei confronti sia dei consumi che della «pulizia» allo scarico. Ma torniamo ai numeri da cui siamo partiti. Sono cifre che fanno risaltare in tutta la sua drammaticità il problema dell'impatto sull'ambiente delle emissioni dei motori. Anche se queste non costituiscono che una delle cause di inquinamento del pianeta (certo non la più rilevante); ed anche se il progressivo inasprirsi delle normative anti-pollution dovrebbe consentire un soddisfacente controllo della situazione. Dovrebbe. Il condizionale è d'obbligo, perché la correlazione legge restrittiva-minor inquinamento non è così diretta come si potrebbe pensare. Per diverse ragioni. Innanzitutto in questi anni non sono diminuiti i consumi degli autoveicoli: da un lato per l'incremento delle cilindrate e delle prestazioni dei motori; dall'altro perché la tecnologia motoristica, dopo aver ottenuto eccellenti risultati nell'ottimizzazione dei rendimenti - e quindi nella riduzione dei consumi - grazie alla tecnologia lean-burn (combustione magra) segna ora il passo per l'incompatibilità fra gli attuali sistemi catalitici e la combustione in eccesso d'aria (responsabile dell'incremento delle emissioni di ossidi di azoto). Non va dimenticato, poi, che gli effetti di ogni salto di normativa diventano rilevanti solamente a distanza di anni, in funzione della ciclicità di sostituzione del circolante. A completare il quadro va detto che è molto improbabile che benzina e gasolio, da qui a cinquant'anni, possano trovare validi sostituti. Certo, i cosiddetti carburanti alternativi - gas naturale, etanolo, metanolo, GPL, idrogeno e la trazione elettrica potranno trovare applicazioni di nicchia (il che può voler dire anche parecchie decine di migliaia di unità di circolante). Ma nessuna vera rivoluzione appare al momento all'orizzonte. E allora conviene sfruttare al meglio ciò di cui disponiamo. Ricordando - sottolineano i tecnici della Lucas - che motori a benzina e motori a gasolio hanno oggi rendimenti analoghi. Ma che il Diesel è molto meno inquinante e molto più parco nei consumi (inferiori fino al 25%). Test al banco per cicli di utilizzo su brevi tragitti e con basse temperature ambiente hanno indicato per il Diesel emissioni inferiori da 1,6 a oltre 16 volte (complessivamente, particolato compreso) -a seconda della normativa considerata. Da qui la convinzione con cui i responsabili della Lucas pronosticano un prospero futuro per il motore a gasolio. Raffaele Sanguineti

Persone citate: Blois, Raffaele Sanguineti

Luoghi citati: Francia