Stretta finale per Chivasso

Stretta finale per Chivasso OCCUPAZIONE E SALARI La trattativa continua nella notte, oggi previste assemblee conclusive Stretta finale per Chivasso / sindacati chiedono che l'area assorba in tre anni almeno mille operai Definite le nuove produzioni e i tempi del passaggio a Rivolta eMirafiori TORINO. L'accordo per la chiusura dello stabilimento Lancia di Chivasso e il riassorbimento dei lavoratori è previsto per oggi. Nella giornata di ieri e nella notte le delegazioni dell'azienda e dei quattro sindacati (Fiom, Firn, Uilm, Sida) hanno continuato a discutere per la messa a punto del testo finale. Nello stabilimento di Chivasso sono indette per oggi assemblee che dovrebbero essere conclusive anche se una parte dei lavoratori preferirebbe pronunciarsi su una ipotesi di intesa piuttosto che su un accordo già firmato dalla delegazione unitaria. Queste due tendenze potrebbero rallentare la conclusione perché l'azienda, fino a quando non avrà la certezza che l'accordo non venga rimesso in discussione, non metterà sul tavolo le proposte finali; almeno questo è il timore di alcuni sindacalisti tra i quali il segretario nazionale della Firn, Baretta, e il segretario nazionale del Sida, Cavalitto. Dalle informazioni che sono trapelata si può dire che sulla prima parte, cioè sulle garanzie che nei prossimi tre anni non ci saranno chiusure o ridimensionamenti di altri stabilimenti dell'auto, l'intesa (con molte precisazioni e puntualizzazioni ottenute dai sindacati) è già raggiunta. Sulla reindustrializzazione dello stabilimento di Chivasso la discussione è in corso. In un comunicato i quattro sindacati affermano: «La questione centrale è la quantità di lavoratori Lancia che saranno rioccupati in loco e la presenza Fiat come elemento essenziale di garanzia». Questa frase si differenzia da quelle dei giorni scorsi perché non si parla più di «impegno diretto della Fiat». Sull'area di Chivasso, secondo indicazioni non ufficiali, dovrebbero andare la Carrozzeria Maggiora che produrrà la Delta integrale e la nuova spider. Nel Polo Componenti quattro o cinque aziende fornitrici. Si creerebbe un centro di formazione marketing per impiegati e dirigenti. Infine sull'area si trasferirebbe la Abarth. I sindacati chiedono che nell'arco del triennio a Chivasso siano assorbiti almeno mille operai (contro i 700 previsti inizialmente). E' stata prevista una scaletta (ancora soggetta a modifiche perché materia di discussione tra sindacati ed azienda) per la ricollocazione degli operai e degli impiegati nel triennio. Il 17 luglio (giorno di cessazione della produzione a Chivasso) non andranno in cassa 71 operai e 15 impiegati che avranno il compito di governo e manutenzione dello stabilimento. Circa 130 operai seguiranno subito la Dedra a Rivalta. Entro il 1092 rientreranno a Rivalta ed a Mirafiori 220 operai. Nel 1993 sarà il turno di altri 700. Da definire il numero degli operai che rientreranno a Rivalta ed a Mirafiori nel 1994 (dovrebbero essere circa 700). Nei tre anni del piano 120 lavoratori matureranno l'età pensionabile. Alla fine del percorso i lavoratori rimanenti saranno riassorbiti nel 1995. Secondo calcoli per ora imprecisi, in quanto le cifre sono tutte ancora in discussione, nel 1995 i dipendenti della Lancia di Chivasso ancora in cassa straordinaria e da riassorbire, potrebbero essere circa 1300, di cui 500 impiegati. Per i 1500 impiegati non della Lancia la discussione è aperta. Cavalitto del Sida ha sostenuto (come Baretta della Firn) l'opportunità di e scadere i 317 impiegati di officina che fanno già la cassa settimanale. A giudizio dei sindacati il numero deve scendere complessivamente sotto i mille. Sergio Devecchi Michele Figurati capo dei negoziatori della Fiat

Persone citate: Baretta, Cavalitto, Michele Figurati, Salari, Sergio Devecchi