La Corte dei conti critica la cessione Crediop al S. Paolo

La Corte dei conti critica la cessione Crediop al S. Paolo Sezione di controllo La Corte dei conti critica la cessione Crediop al S. Paolo ROMA. La sezione di controllo della Corte dei conti ha criticato le modalità con le quali la Cassa depositi e prestiti, controllata dal ministero del Tesoro, ha autorizzato la cessione del 50 per cento del Consorzio di credito per le opere pubbliche (Crediop) al San Paolo di Torino al prezzo di 2100 miliardi di lire. «L'operazione - si legge nella delibera della Corte - ha comportato una minusvalenza patrimoniale di 350 miliardi di lire che graverà sul fondo di riserva della Cassa depositi e prestiti relativa all'esercizio 1991». La Corte ha rilevato che non sarebbe stato accertato che la valutazione del bene ceduto sia stata effettuata secondo i criteri di stima fissati nella dichiarazione di intenti. Inoltre il rapporto della banca d'affari Kleinwort Benson, su cui si basava la valutazione, non è stato tradotto dall'inglese.

Luoghi citati: Roma, San Paolo, Torino