Sequestro da 500 miliardi

Sequestro da 500 miliardi Sequestro da 500 miliardi Blitz nell'impero della camorra Sigilli a ville, aziende e negozi NAPOLI. Un sequestro record per un impero economico di quasi 500 miliardi, costruito con capitali sporchi, frutto di estorsioni, traffico di armi e droga. Sulle ricchezze di uno dei più potenti clan della camorra che estende il proprio dominio dal Casertano alla costa laziale è caduta ieri la mannaia della legge Rognoni-La Torre. Aziende, negozi, ville, terreni e fabbricati sono stati affidati ai custodi nominati dai giudici antimafia di Santa Maria Capua Vetere. Il provvedimento rappresenta uno dei colpi più duri inferii in Italia alla malavita organizzata: secondo una prima stima, il valore dei beni supera i 470 miliardi, senza considerare il fatturato delle imprese sottratte al sodalizio. Le indagini patrimoniali hanno messo nei guai il grappo capeggiato da Augusto La Torre, figlioccio del boss Antonio Bardellino, Il quartier generale della banda è a Mondragone. Da qui è partita la scalata di «don» Augusto che conta su basi d'appoggio in Sud America e in Europa: in Scozia vive ad esempio un fratello, Antonio, proprietario di una catena di ristoranti e pizze- rie. Ma in gennaio il capoclan è finito in carcere, insieme con altri 27 affiliati all'organizzazione. Da quel blitz sono scaturiti gli accertamenti su conti correnti e attività economiche. Duecento uomini hanno eseguito ieri mattina il decreto della magistratura mettendo i sigilli a 19 aziende, 4 supermercati, 9 ville, interi fabbricati con annessi terreni, auto di grossa cilindrata e macchinari industriali. Oltre che a Mondragone, la polizia ha sequestrato beni nel Napoletano e nella provincia di Latina, da Gaeta a Formia, a Sabaudia. Nell'elenco figurano quote societarie intestate alla moglie di Giuseppe Mandare, che dà il suo nome ad un noto caseificio. All'imprenditore i giudici hanno sottratto anche una megavilla. Per i legali dell'industriale, tirato in ballo da intercettazioni telefoniche, arrestato nel blitz di gennaio e poi prosciolto, gli inquirenti hanno preso un abbaglio. Il sequestro non ha risparmiato neppure una cooperativa, la «Eco Service», che svolge servizio di raccolta di rifiuti a Mondragone, governato dal commissario prefettizio. (m. e]

Persone citate: Antonio Bardellino, Augusto La Torre, Blitz, Casertano, Eco, La Torre