«Parini aveva cercato di pulire il sistema»

«Parini aveva cercato di pulire il sistema» «Parini aveva cercato di pulire il sistema» MILANO. «Quando Andrea Parini divenne segretario regionale del psi disse subito che anche sui contributi andava fatta chiarezza e assieme ad Oreste Lodigiani preparò una serie di moduli, in osservanza alla legge sul finanziamento ai partiti, da consegnare agli imprenditori: le sottoscrizioni dovevano avvenire solo così, alla luce del sole». Questo racconta il legale di Parini, Oreste Dominioni. Un comportamento, quello di Parini, che troverebbe più di un riscontro nelle carte processuali. Più di un imprenditore infatti, presentatosi alla sede del psi per la «solita» sottoscrizione, avrebbe appreso con sconcerto la novità. Ci fu anche, a quanto pare, una riunione per discutere il da farsi: gli imprenditori interessati si rivolsero anche ai de, sentendosi rispondere che per loro andava bene continuare con il vecchio sistema. Successe così che alcune «bustarelle» destinate ai socialisti rimasero ferme. Alcune vennero consegnate alla de. Al¬ tre «buste» restarono nei cassetti degli stessi imprenditori: una è stata sequestrata e si trova agli atti dell'inchiesta. Ma allora perché Parini ha accettato quei soldi da Martinelli? «Un errore, un incidente di percorso», dice Dominioni: il segretario psi sarebbe stato avvicinato da Martinelli che gli avrebbe detto: «Ho dei soldi da consegnarti; ero già d'accordo con Moroni». Parini avrebbe allora chiesto a Moroni se esisteva davvero quell'accordo, sentendosi rispondere: «Sì, consegna i soldi al partito, a Roma». Sul problema delle tangenti, ieri è intervenuto il vicesegretario del psi, Giulio Di Donato: «Da parte nostra non c'è nessuna tensione nei confronti della magistratura, noi registriamo nei nostri confronti una particolare attenzione, un'asprezza e un'acredine che certe volte determinano circostanze singolari». A suffragio di tali osservazioni, Di Donato rileva come «alla vigilia di ogni campagna elettorale scoppi un caso che riguarda sempre i socialisti. E' un po' una prassi comune - aggiunge il numero due di via del Corso - che in determinati momenti ci sia una particolare asprezza di alcuni magistrati nei confronti del psi; questo non significa che quando si individuano dei fatti criminosi non si debbano perseguire con la severità necessaria, ma certi casi come quello che è accaduto a Milano nei confronti di Parini con gli arresti comminati, per fortuna trasformati in arresti domiciliari che tra qualche giorno dovrebbero essere cancellati, ci hanno fatto riflettere. Probabilmente si usa spesso un metodo particolarmente severo ed aspro che molte volte non si riscontra in presenza di fatti gravissimi di criminalità organizzata». [s. m.] Andrea Parini

Luoghi citati: Milano, Roma