Torino in guerra per Lentini

Torino in guerra per Lentini Il caso in Parlamento. Berlusconi: non costa 65 miliardi Torino in guerra per Lentini Assaltata la sede della squadra, feriti TORINO. Notte di fuoco in città. A Torino il caso Lentini, passato dalla società granata al Milan per 65 miliardi, ha scatenato le ire di duemila ultra. Sono scesi in piazza ed hanno manifestato per ore contro il presidente della squadra Gianmauro Borsano. Gravi danni alla sede della società e atti vandalici per le strade del centro. Vetrine infrante, auto danneggiate, cassonetti della spazzatura dati alle fiamme, cabine telefoniche distrutte, locali pubblici devastati. Feriti un vigile urbano e un vigile del fuoco. In ospedale è stata ricoverata anche una ragazza. «E non finisce qui», hanno promesso i tifosi più esagitati. Ma la polemica è nazionale. Se n'è parlato a Montecitorio dove molti parlamentari, in gran parte torinesi, hanno gridato allo scandalo. Qualcuno ha anche chiesto l'intervento di Amato. «Offesa la dignità del lavoro», è stata la reazione del Vaticano. «Non credevo si potesse arrivare a tanto» ha detto Agnelli. Berlusconi: «Sono d'accordo. Ma noi Lentini l'abbiamo pagato molto ma molto meno». PAGINE 4,5 e IN CRONACA Tifosi scatenati in via Roma, li fronteggiano le forze dell'ordine

Persone citate: Agnelli, Berlusconi, Borsano, Lentini

Luoghi citati: Lentini, Torino