«Rifiutò il giro-droga perciò l'hanno ucciso»
«Rifiutò il giro-droga perciò l'hanno ucciso» I genitori di Matteo Vizzari accusano in aula gli imputati «Rifiutò il giro-droga perciò l'hanno ucciso» Al processo per l'omicidio di Matteo Vizzari e il ferimento del fratello Domenico avvenuti a Borgaretto il 21 dicembre deil'89 sono stati sentiti i familiari della vittima. Il padre Francesco ha raccontato alla Corte (presidente Caselli): «Matteo era stato minacciato più volte. Ero con lui in auto quando gli spararono contro. Ed ero con lui quando gli fecero saltare la vettura davanti alla casa. Ricordo che telefonò alla pizzeria dove c'erano Mamone e Guarneri (due imputati, ndr) e disse: "Avete mantenuto la promessa, ora tocca a me"». Francesco Vizzari (parte civile con l'avvocato Trebbi) ha aggiunto: «So che Saraco (altro imputato, ndr) andò in Calabria per chiedere informazioni sulla nostra famiglia. Quando seppe che i Vizzari contavano poco o niente tornò a Borgaretto e rassicurò i suoi amici che potevano far fuori mio figlio». La madre di Matteo, Lucrezia Cotroneo, ha spiegato che le minacce incominciarono quando Matteo rifiutò di entrare nel giro delle droga come gli aveva proposto Guarneri: «L'hanno ucciso perché poteva diventare pericoloso per loro». La donna ha parlato anche di Rosangela Martino, la ragazza che avrebbe pagato 13 milioni agli imputati per far dare una lezione a Matteo Vizzari: «Con mio marito sono andata a casa sua a Beinasco. Sapevamo che usciva con Matteo e volevamo rendere pubblica la relazione. Lei rispose di no, disse che di nostro figlio non voleva più saperne. Allora consigliammo a Matteo di togliersela dalla testa». Dalla gabbia degli imputati Mario Chiricosta, Domenico Metastasio, Fernando Mamone e Alfredo Guarneri hanno continuato a scuotere la testa: «Non è vero». Il racconto dei Vizzari che hanno parlato di scontri e litigi tra il figlio e Guarneri, è stato smentito però dal titolare della Remat, la ditta di Beinasco dove Vizzari e Guarneri lavoravano: «Andavano d'accordo. Mai sentito di dissidi». I due saranno messi a confronto. Rosangela Martino: pagò per punire l'ex fidanzato Francesco Vizzari, il padre della vittima
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