Agnelli: con la Ferrari andiamo avanti decisi E la Juve mi è piaciuta

Agnelli: con la Ferrari andiamo avanti decisi E la Juve mi è piaciuta All'assemblea degli azionisti Fiat Agnelli: con la Ferrari andiamo avanti decisi E la Juve mi è piaciuta TORINO. L'Avvocato non pensa affatto di lasciare la Ferrari e la Juventus lo ha soddisfatto. Lo ha detto lo stesso Giovanni Agnelli ieri a Torino, nella rituale conferenza stampa che ha concluso l'assemblea degli azionisti Fiat. Dopo aver replicato per ore alle domande di carattere economico-finanziario degli azionisti, l'Avvocato ha risposto ai quesiti di natura sportiva premettendo: «Di sport mi sono imposto di parlare solo la domenica, o il lunedì mattina quando si vince: il che non avviene troppo spesso». Da tempo circola la voce che la Fiat intenda uscire dalla Ferrari. Quanta verità c'è in questa voce? Non pensiamo affatto di disimpegnarci dalla Ferrari: continueremo, investendo tutte le nostre forze e le nostre tecnolo- E'e, la Ferrari prosegue e non scia la FI. Come giudica i due piloti del Cavallino, il francese Jean Alesi e l'italiano Ivan Capelli? Li giudico positivamente, sono due grosse guide. Alesi è un ottimo elemento: Capelli è bravo, ma un po' giovane. A parità di vetture, il pilota può fare la differenza: con macchine di forza impari non c'è pilota che tenga, anche un asso non è in grado di combinare nulla. La dimostrazione migliore è offerta in questo campionato mondiale da Senna. E' campione iridato; però, con la sua McLaren non è riuscito ad opporsi alla superiorità della Williams di Mansell. E' vero che il prossimo anno Ayrton Senna guiderà la Ferrari? Non lo so. Pensare ai piloti in questo momento è prematuro, prima occorre approntare auto che siano competitive e possano lottare in tutti i Gran Premi per la vittoria. Solo dopo si può cominciare a pensare a quei due cavalli in più che scalpitano nel piede del pilota davvero bravo. Dalla FI al pallone. Malgrado il ritorno di Boniperti sul ponte di comando della Juventus e di Trapattoni sulla panchina, i bianconeri non hanno vinto. Sono soddisfattissimo del campionato disputato dalla Juve. Visto com'era e come andava il Milan, era impensabile poterlo sorpassare. Se ti capita di tirare di boxe durante l'epoca di Muhamad Ah o di correre i cento metri quando gareggia Jesse Owens, sai già che sei destinato alla sconfitta e che non ti resta altro da fare che attendere un momento più opportuno per competere. Noi, nella scorsa stagione abbiamo corso contro Owens. Comunque, aspettiamo il momento giusto per fare il sorpasso. L'acquisto di Vialli, l'inseguimento a Vierchowod: la Juve, oltre a rinunciare del tutto a coltivarsi giovani in casa, compera a caro prezzo giocatori non più giovani. Vialli ha 28 anni, Vierchowod ne ha compiuti 33 a marzo. Anche i Cabrini e i Tardelli non erano assi prodotti dal nostro vivaio e c'erano costati molto. I calciatori sono sempre costati tanto. Con una differenza: che un tempo, a costare cari erano solo i giovani talenti: adesso, invece, indistintamente, per avere sia i giovani che quelli già esperti e anche coloro che giovani non lo sono più bisogna spendere moltissimo. Non bisogna, comunque, stupirsi, è una legge di mercato. [r. s.)

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