Pirelli, sindacato all'attacco di V. S.

Pirelli, sindacato all'attacco OCCUPAZIONE Settimana «calda» per il gruppo tra ristrutturazione e Continental Pirelli, sindacato all'attacco Sciopero e presidi contro i tagli all'organico MILANO. Settimana di battaglie per il gruppo Pirelli. Sul fronte italiano, lo scontro si preannuncia duro con i sindacati e i dipendenti, che respingono i nuovi 1500 tagli annunciati lunedì. Ma venerdì un'altra piccola guerra si combatterà ad Hannover dove, nel corso della assemblea di Continental, Pirelli voterà ancora a favore dell'abrogazione della clausola del 5%. Ieri, a margine dell'assemblea Fiat, Francesco Paolo Mattioli ha confermato che il gruppo torinese possiede una quota dell'1,5-2% in Continental. Ed ha aggiunto: «Saremo a fianco di Pirelli nell'assemblea di venerdì». Anche i vertici Premafin, in occasione dell'assemblea di bilancio, hanno spiegato di avere in Conti una quota vicina al 5% pagata 67 miliardi, che oggi vale 88 miliardi. Tornando ai tagli italiani, stamane i lavoratori lombardi del gruppo Pirelli presidieranno per tre ore lo stabilimento della Bicocca. A Milano, infatti, la società ha annunciato altri 200 tagli nel settore amministrativo. Ma la zona più calda è quella di Villafranca Tirrena, in provincia di Messina, dove lo stabilimento Pirelli verrà chiuso, mettendo in mobilità 720 dipendenti. Da ieri, costoro occupano l'unità produttiva e per domani, giorno di sciopero generale del gruppo, sono in programma incontri con amministratori comunali della zona. I sindacati sostengono che «Villafranca è altamente produttiva», mentre il presidente della Regione, il democristiano Vincenzo Leanza, ha chiesto riunioni urgenti con il presidente del Consiglio, e i ministri dell'Industria e del Lavoro per esaminare ogni possibilità che eviti la chiusura. A Roma, il segretario generale della Flerica-Cisl, Mariani, ha ammesso di non vedere «spazi negoziali», ed ha espresso il timore che anche il ridimensionamento di Tivoli (300 dipendenti su 850) possa preludere ad una successiva chiusura. «Il rischio concreto è che resti in Italia solo la produzione di cavi, settore che peraltro sta entrando in crisi», ha commentato il segretario generale di Uilcid-Uil, Moriconi, ed ha aggiunto: «La Pirelli non può pensare di realizzare il suo risanamento finanziario, dopo il fallimento dell'operazione Continental, puntando solo ad una riduzione dei costi, senza accompagnarla con un progetto industriale». [v. s.]

Persone citate: Francesco Paolo Mattioli, Mariani, Moriconi, Vincenzo Leanza

Luoghi citati: Hannover, Italia, Messina, Milano, Roma, Tivoli, Villafranca Tirrena