Il ministro: ecco i colleglli golpisti
Il ministro: ecco i colleglli golpisti RUSSIA Kozyrev (Esteri) accusa i titolari di Difesa e Sicurezza, tramano contro Eltsin Il ministro: ecco i colleglli golpisti Il governo dà il via al piano delle privatizzazioni Deciso anche il tasso di cambio unico per il rublo MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Dopo la stasi delle ultime settimane, il governo di Boris Eltsin ha ripreso ieri lo scatto verso la riforma economica, approvando un programma che domani dovrebbe essere presentato al Parlamento. Ma mentre il malcontento sociale ed i sentimenti nazionalisti crescono, quella di Eltsin sembra sempre più una corsa contro il tempo. «Quanto oggi accade da noi somiglia alla Germania del 1933, quando una parte dei democratici iniziò ad assumere posizioni nazionalistiche». Il risultato, come è noto, fu l'ascesa al potere di Hitler. A lanciare l'allarme, gravissimo, è questa volta il ministro degli Esteri Andrey Kozyrev, che in un'intervista pubblicata dalle «Izvestija» si è aggiunto al coro di quanti temono un nuovo golpe. Scagliandosi contro ì cosiddetti «patrioti» (un'accozzaglia di stalinisti, zaristi ed antisemiti), Kozyrev ha denunciato due suoi colleghi, i ministri della Di¬ fesa e della Sicurezza (ex Kgb), colpevoli di passare a Eltsin informazioni «tendenziose» su quanto accade in Moldavia e in Ossezia, teatri dei conflitti armati in cui la Russia è direttamente coinvolta. Lo scopo di questa disinformazione, secondo Kozyrev, è rafforzare il «partito della guerra». «H pencolo di un rovesciamento anti-democratico esiste», ha detto il ministro, aggiungendo che scendere a compromessi con i «patrioti» significa «perdere il controllo sull'esercito e il Kgb, che in seguito, presto o tardi, getteranno via le inutili, ingombranti maschere democratiche. Mikhail Gorbaciov - ha proseguito Kozyrev - tentò di seguire questa via nel Baltico, e fu costretto ad appoggiarsi a Yanaev, Krjuchkov e Yazov (all'epoca vicepresidente, capo del Kgb e ministro della Difesa, tutti e tre incarcerati dopo il golpe d'agosto), ma poi divenne per loro superfluo. Ora - ha concluso il ministro - se ci ritireremo di fronte a queste forze, se scenderemo a compromessi con loro, tutto ciò può ripetersi». E' anche tenendo a mente questi rischi che Eltsin ha deciso di accelerare la corsa verso le riforme, n governo ha approvato un programma che prevede entro il 1994 la privatizzazione totale del commercio, dei servizi, delle piccole imprese, di gran parte delle abitazioni e del 30 per cento delle imprese medie e grandi. Nel 1995, poi, solo il 50 per cento della media e grande industria resterà nelle mani del- 10 Stato. I prezzi del carbone dovrebbero essere liberalizzati già quest'estate, mentre quelli di gas e petrolio resteranno per ora «controllati». Allo stesso tempo, 11 governo ha unificato da oggi i cambi del rublo, fissando il tasso iniziale a 125,26 rubli per dollaro. Eltsin si affretta dunque a dar prova di fedeltà alle riforme prima che, il 7 luglio, le sette potenze occidentali si riuniscano a Monaco per decidere sugli aiuti alla Russia. Ma l'ultima parola sul programma economico spetta al Parlamento, dominato dai conservatori. La corsa di Eltsin potrebbe così essere fermata a metà strada, e i compromessi paventati da Kozyrev, intanto, sono già iniziati. Eltsin ha nominato il generale Boris Gromov al posto di viceministro della Difesa. Noto «falco», Gromov era il vice dell'ex ministro degli Interni Boris Fugo, «mente» del golpe d'agosto, suicidatosi dopo 3 suo fallimento. Il «partito della guerra» conta un uomo in più. Fabio Squillante Per il ministro degli Esteri Kozyrev ■ esiste il rischio di un altro golpe
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