Sei anni alla moglie del boss

Sei anni alla moglie del boss Il suo amico Mavilla aveva freddato il «rivale» dopo una banale lite Sei anni alla moglie del boss Fu complice nell'omicidio del tappezziere Bodo Loredana Ghilleri, la moglie del pentito del clan dei catanesi Vincenzo Tornatore, è stata condannata con rito abbreviato dal giudice delle indagini preliminari Piera Caprioglio a 6 anni, 10 mesi e 20 giorni di carcere, per l'omicidio del tappezziere Claudio Bodo. Per quel delitto è già stato condannato in assise nel marzo scorso Ignazio Mavilla a 24 anni di reclusione. Nei giorni precedenti al delitto Bodo aveva avuto un violento litigio, dopo un banale incidente stradale, con la Ghilleri. Il pomeriggio del 18 settembre '90 Mavilla e la donna erano andati in via Macerata, sotto la casa del Bodo: il tappezziere aveva sputato -ioti àario&i •••.•iijnsM &mu in faccia alla Ghilleri e ora doveva chiederle scusa. Mavilla era armato di pistola. «Era soltanto una precauzione - avevano sostenuto i difensori in assise non voleva uccidere». Il pm Maddalena aveva chiesto 27 anni di carcere. Ieri davanti al gip la Ghilleri, difesa dagli avvocati Faccio e Polleri, ha ripetuto la sua tesi: «Ho accompagnato Mavilla, ma non sapevo che fosse armato. Il tappezziere doveva soltanto chiedermi scusa, niente di più». Il gip ha ritenuto che la donna fosse andata in via Macerata 20 per far dare una lezione all'uomo che l'aveva offesa: non aveva cioè previsto l'omicidio. Il delitto è stato un evento diverso da quello che lei si era prefissa. Il gip ha anche escluso premeditazione e futili motivi e ha concesso alla donna le attenuanti generiche. La Ghilleri, scarcerata da tempo, almeno per ora non andrà in carcere. La vittima Claudio Bodo, ucciso perché aveva offeso Loredana Ghilleri, moglie del pentito Tornatore