Mondiali Usa: ci sono parecchi punti oscuri di Roberto Beccantini

Mondiali Usa: ci sono parecchi punti oscuri Grandi manovre della Fifa a Zurigo Mondiali Usa: ci sono parecchi punti oscuri E giovedì si sceglie la sede del '98 La Francia è favorita sul Marocco ZURIGO DAL NOSTRO INVIATO Lo spogliarello dei Mondiali americani procede adagio, siamo ancora alle calze: la conferenza via satellite di ieri si risolve in un poco di fatto, dal momento che gli abbinamenti città-partite erano già stati pubblicati sul Los Angeles Times, e dalle agenzie rilanciati in tutti i continenti. La soffiata di Alan Rothenberg, il Montezemolo Usa, ha mandato in bestia la Fifa. Niente prezzi dei biglietti, che verranno decisi a settembre, ma soltanto generiche informazioni sui medesimi (3 milioni e mezzo in tutto, e per la prima volta mirati non soltato alle città, ma anche alle nazionali; due pacchetti di massima, partite prima fase, quattro, partite prima fase + un ottavo + un quarto). Niente orari d'inizio, per i quali si dovrà attendere, addirittura, il dicembre del 1993, dopo il sorteggio di Las Vegas. Siamo fermi alle tre fasce annunciate a Goteborg, 12-16-20 (ore locali, differenza fuso con l'Italia, da ovest a est: +9, +7, +6). Tutti in pista, i padroni del vapore: Havelange (Fifa, presidente), Blatter (Fifa, segretario generale), Canedo (Fifa, vice presidente), Pelé, Rothenberg. Proprio a Pelé si deve l'unico scoop della serata: «La favola del numero dieci, il mio numero, è nata nel 1958, in Svezia, per sorteggio. Perché questa era l'usanza, allora, della nazionale brasiliana: di sorteggiare le maglie. Corsi e ricorsi: quello del 1994, negli amatissimi States, sarà il decimo Mondiale della mia vita, quattro da giocatore, sei da tifoso». La sensazione è che, al di là dell'atto d'amore di Pelé, un sogno diventato realtà, non tutti fili lisci. Se da un lato l'Adidas entra in pompa magna fra i «marketing partner», al fianco dei dieci sponsor istituzionali, dall'altro vengono annunciate ben tre sedi di riserva, Denver/Colorado, Phoenix/Arizona, Columbus/Ohio. E la tv? Confermata la rinuncia agli spot durante le partite; confermati i contratti con l'Abc ( 11 gare dal vivo) e la paytv Espn (41 dirette). Le città coinvolte sono nove (contro le dodici di Italia '90); il numero minimo di partite assegnate a ciascuna sede, quattro (contro tre). Si comincia in giugno, di venerdì 17 (auguri, Germania), a Chicago. Si chiude il 16 (finale per il terzo posto) e 17 luglio (finalissima) al Rose Bowl di Pasadena/Los Angeles. Prima fase dal 17 al 30 giugno, ottavi dal 2 al 5 luglio, quarti dall'8 al 10, semifinali il 12 e/o il 13.1 piani prevedono un rapporto di due gruppi, sei in totale, ogni tre città, così distribuite: Boston-Detroit (al coperto)Chicago; New Jork-Washington-Orlando; Dallas-San Francisco-Pasadena/Los Angeles. Proviamo a schizzare un ipotetico cammino dell'Italia: se si qualifica, sarà al cento per cento testa di serie, e come tale farà base al Giants stadium di East Rutherford, nei pressi di New York, con l'obbligo protocollare di una sola escursione a Washington o in Florida (Orlando), visto che nel 1994, ecco un'altra novità, si muoveranno pure le teste di serie. Dopodiché, se passa, dovrebbe restare sempre a New York - ottavi, quarti, semifinali - sino all'epilogo californiano. Detto che informazioni sui biglietti si accettano anche per posta (World Cup Usa 1994 P.O. Box 1994 Los Angeles, CA 90051-1994) o per telefono (213/365-6300), rimane da parlare di un altro Mondiale, quello del 1998. Verrà assegnato giovedì alle 13. Giudici supremi e inappellabili, i membri del comitato esecutivo della Fifa. In lizza, Francia, Marocco e Svizzera. Gli elvetici sono sul punto di chiamarsi fuori. Vince chi rastrella la maggioranza semplice, 10 dei 19 voti, Havelange compreso. I francesi contano su Michel Platini, i marocchini su investimenti senza precedenti. Il ritiro della Svizzera favorisce la Francia: 11 a 8, secondo i più accreditati sondaggi. Menu odierno: al mattino, commissioni su sicurezza e fair play, al pomeriggio vertice Fifa-Uefa sulle nuove regole (abolizione dei rigori?). In campo, come già ieri nel faccia a faccia Usa-Fifa, anche Antonio Matarrese. Questa è l'ultima: a livello intemazionele, se uno gioca con un cartellino giallo e ne riceve un secondo, non verrà squalificato per somma di ammonizioni, ma sarà subito espulso. Insomma, si salvi chi può. Roberto Beccantini

Persone citate: Alan Rothenberg, Antonio Matarrese, Blatter, Havelange, Michel Platini, Montezemolo, New Jork-washington-orlando, Rothenberg, Rutherford