Pirelli tagli alle gomme di Valeria Sacchi

Pirelli, tagli alle gomme In mobilità 1520 persone nel settore pneumatici e a Milano Pirelli, tagli alle gomme Chiude lo stabilimento di Villa/ranca Tirrena, ridotto Tivoli La Fulc proclama 8 ore di fermata: avete violatogli accordi MILANO. Un taglio di 1520 dipendenti entro il giugno 1993, e la chiusura dello stabilimento di Villafranca Tirrena che produce prevalentemente pneumatici per motociclette. Sono queste le novità del piano di ristrutturazione industriale dell'universo italiano Pirelli, illustrato ieri dai due amministratori delegati di Pirelli Spa, Marco Tronchetti Provera e Piero Sierra. E, sempre ieri, comunicate ai sindacati. Immediata la loro reazione. La segreteria nazionale della Fulc ha richiesto un incontro urgente con il presidente del Consiglio, ed ha dichiarato, per mercoledì 1 luglio, uno sciopero generale di otto ore nell'intero gruppo Pirelli. La Fulc sostiene che «il nuovo piano scardina completamente l'accordo sugli assetti concluso qualche giorno fa e finalizzato al mantenimento dei siti produttivi nel settore pneumatici». I tagli decisi da Pirelli sono così ripartiti: 720 dipendenti a Villafranca che verrà chiusa, 300 unità in meno a Tivoli (dove restano 550 persone) e altre 500 persone nell'area di Milano, che riunisce le direzioni generali. «Sono decisioni inderogabili - ha detto Tronchetti - sulle quali abbiamo molto discusso, ma che non possono essere rinviate». Secondo la Pirelli, la chiusura di Villafranca si impone perché le sue produzioni hanno costi fuori mercato. Anche Tivoli ha una produttività bassissima, che deve assolutamente essere migliorata: un pneumatico agricolo prodotto a Tivoli costa 100 dollari, contro i 40 dollari dello stesso pneumatico prodotto negli Usa. Ha chiarito Tronchetti: «Questi tagli non significano che lasciamo l'Italia. Al contrario. Nel settore pneumatici abbiamo deciso di concentrare le produzioni eujQp.ejejri ppphi poli,. Ebbene, a conferma della fiducia verso l'Italia, il principale polo dei pneumàtici per "autocarro resta Settimo Torinese». I 1520 nuovi tagli nell'occupazione si aggiungono ai 1300 già attuati, cosicché nel complesso quadro della ristrutturazione di gruppo il sacrificio italiano sarà di 2820 dipendenti nell'arco di due anni e mezzo (gennaio 1991-giugno 1993). Nelle società estere, i tagli sono stati di 4000 unità. Per i 1520, la Pirelli awierà nei prossimi giorni le procedure per mobilità, il che in genere si traduce in un anno di cassa integrazione e in successivi periodi di reddito ridotto. «L'Italia resta importante, nonostante sia debole sotto il profilo della competitività per tutte le ben note ragioni - ha aggiunto Tronchetti -. In Italia resterà concentrata la ricerca, resteranno il polo europeo dei pneumatici per agricoltura a Tivoli, quello dei pneumatici per autocarro a Settimo Torinese. Mentre Settimo e Bollate sono confermati come poli di produzione dei pneumatici vettura, e Figline Valdarno per il cord metallico». Il costo dell'operazione tagli, calcolato in 240 miliardi, è stato interamente spesato nell'esercizio 1991. Nessun intervento è viceversa previsto per il settore cavi. Valeria Sacchi Marco Tronchetti Provera

Persone citate: Marco Tronchetti Provera, Piero Sierra