Piero Barucci

Piero Barucci COSI' PARLAVA LA TROIKA PRIMA DELLA NOMINA Piero Barucci Da Ciampi la linea del nuovo governo Da buon fiorentino ed ex giornalista Piero Barucci non avrebbe peli sulla lingua ma la consumata abilità politica lo modera. Da presidente dell'Abi «esternava» di frequente, da banchiere meno. Da economista si è sempre distinto per numerosi interventi ed aveva preso parte, il 30 maggio, al «forum» della Stampa sulla relazione del governatore Ciampi. • 13.10/91 «Le banche in questi tempi hanno poco in saccoccia e sono costrette a prestar quattrini presi a prestito pochi minuti prima sullo stesso mercato cui potrebbero rivolgersi anche le imprese». • 4.4/92 «L'attuale struttura patrimoniale delle banche non è ottimale perché se da una parte avvantaggia oggi, in condizioni di tassi d'interesse reali positivi, i conti economici e la solidità patrimoniale dell'intero sistema, dall'altro non preserva da rischi sistemici». • 31.5/92 «Il Paese ha tre emergenze: quella morale, quella criminale e quella del debito pubblico. L'ordine è questo». «La relazione del governatore Ciampi mi ricorda la struttura di una grande enciclica sociale: con puntiglio vi sono elencate le opportunità mancate e le cose che avremmo dovuto fare. Non è un programma di governo. Ma direi che ne è in pratica l'architrave». • 20.6/92 «Per evitare la catastrofe nella finanza pubblica si deve arrivare ad un'inversione di tendenza entro il 1995. Saranno cruciali i tassi d'interesse. Vista la situazione instabile il costo del denaro resterà alto per un certo periodo».

Persone citate: Ciampi, Piero Barucci