I Solisti italiani per la Consolata

I Solisti italiani per la Consolata Un'anticipazione di «Settembre Musica» I Solisti italiani per la Consolata TORINO. Gli appassionati che sin dalla sera precedente attendono con pazienza l'apertura della biglietteria di «Settembre Musica», quest'anno sono stati allietati da un concerto ideato per loro e che vuole anche essere un'anticipazione di una delle più prestigiose manifestazioni europee tendente a «costruire» programmi la cui finalità risulta l'unione di godimento e cultura. I festeggiamenti annuali del Santuario della Consolata, luogo prediletto del culto mariano torinese, hanno portato il pubblico ad applaudire i «Solisti Italiani» nella coreografica piazzetta dominata dalla millenaria torre della basilica cristiana. II programma di musica barocca ha dovuto talvolta fare i conti con le voci di una città risvegliata dall'improvviso ritrovato bel tempo ma ha avuto momenti di piacevole suggestione. Haendel, Telemann (Alfonso Ghedin, viola) e J. S. Bach nella prima parte e «Le stagioni» vivaldiane nella seconda (Edoardo Farina, cembalo) sono stati un omaggio alla Torino barocca alla cui valorizzazione ha contribuito «Settembre Musica» scegliendo come sede dei concerti le sue splendide chiese. L'assessore Marziano Marzano, il Comitato artistico e le autorità religiose hanno testi¬ moniato con la loro presenza nella piazza della Consolata, la volontà di un impegno che diviene sempre più ambizioso. Omaggio floreale alle signore e breve pagina fuori programma dei «Solisti Italiani». Poi, qualcuno si è recato a sorseggiare il «bicerin» nei più antichi caffè della città e qualcuno si è posto pazientemente in attesa pregustando il piacere di quello che soprattutto quest'anno sarà un intenso e ricchissimo Settembre. [a. bl.] li cembalista Edoardo Farina

Persone citate: Alfonso Ghedin, Edoardo Farina, Haendel, Marziano Marzano

Luoghi citati: Torino