C'è uno zoo in veranda di Emanuela Minucci

C'è uno zoo in veranda Una casa al mare con suppellettili e accessori «ecologici» C'è uno zoo in veranda Il filone ambientalista non risparmia i mobili per l'alloggio delle vacanze Insoliti tavolini a forma di tartaruga e cassepanche dai piedi palmati ARREDAMENTO IAVOLINI a forma di tartaruga o balena, lampade-cigno in carta di riso, cassepanche in legno laccato sorrette da zampe palmate. E' l'ultima tendenza in fatto d'arredamento marino: il design ecologico. I mobili zoomorfì realizzati con materiali naturali piacciono un po' a tutti. Chi più, chi meno. Forse sono pochi coloro che spenderebbero (come ha fatto Isabelle Adjani per la sua casa di St-Tropez) sei milioni per il trono «da divinità degli abissi» in legno e cartapesta, firmato Wunderkammer. Ma, statistiche alla mano, sono tanti quelli che scelgono di arredare il minialloggio marino ccn sedie in vimini simil-fenicottero o divanetti in ferro battuto con braccioli floreali. Il panorama delle novità per l'estate è comunque vasto e di gran qualità. Gli unici a non apprezzarlo saranno i fan della plastica: «E' anti-ecologica, banale e fredda - dicono nei negozi d'arredamento - non la si vende più nemmeno per le terrazze, figuriamoci per gli interni». E il midollino? «Quello resiste, ma rispetto agli anni precedenti deve avere qualcosa in più - precisano gli esperti -, arricchirsi di un messaggio ecologico o di un ingrediente ancor più naturale come una ghirlanda di fiori secchi 0 qualche sasso decorativo». Così 1 grandi classici (la credenzina in teak turchese o la chaise longue in rattan) si trasformano nei grandi esclusi dalla classifica dei mobili «marini» più ambiti. E' invece il grande momento di tavoli e sedie dotati di strani optional come zampe, ah e foglie. Trionfano stranezze «verdi» come la lampada «Lightlife» di Mauro Galfrè per Res Nova (uno stelo di allumino che sboccia in un nido e termina con un fascio di radici) e il tavolino-scorpione di Patrick Cherif (un ovale in vetro sostenuto da «zampe e pungiglione» in legno grezzo). Piace pure il divano «Pescespada» (con tanto di pinna-poggiatesta) dalla forma guizzante e aggressiva, disegnato dall'algerino Yamo. Ma l'ecoarredamento non si ferma qui. Anche gli accessori ri¬ sentono della lezione ambientalista. Nascono così specchi-margherita in ciliegio grezzo e ferro (prodotti dal Centro del Mutamento), aironi segnavento in legno dipinto a mano (Global Village), vasi neohberty in vetro a forma di calla (Murano Due) e candelabri «iriseggianti» in ferro battuto (di Colin Chatwood per Ecletica). E chi non ama certe stravaganze? Ha comunque a disposizione una marea di novità. Dal catalogo Zanotta arriva la riedizione della sedia in tela «Moretta» di Bernard Marstaller (natanel 1917, ma attualissima): una poltroncina disarticolata e smontabile con struttura in faggio evaporato a tinta naturale, schienale inclinabile e rivestimento in «Telaforte» color panna. E' una seggiola comoda, fresca e dal design gradevole: l'ideale per un appartamento marino. Azzeccata per la casa sulla spiaggia (ma forse un po' meno confortevole) è pure la panca «Camilla», disegnata da Achille Castiglioni e Giancarlo Pozzi: bicolore, pieghevole e dalla forma vagamente retro. Dall'ultima collezione Croff arrivano invece validi suggerimenti per chi ama il rattan coloratissimo. Fra le proposte più indovinate c'è la soluzione divanetto-tavolino-poltroncina «Mina» a tutto turchese. Mentre per gli affezionati dello stile «Navy» ci sono le chaise longue, i cassettoni (in mogano con finiture in ottone lucido) e gli scrittoi che sembrano presi a prestito da qualche transatlantico d'inizio Una soluzione per secolo. Non apparterranno al filone ambientalista, ma piacciono proprio per la loro intramontabile sobrietà. Ma c'è anche chi rifiuta di arredare la casa marina con criteri diversi da quelli usati per l'appartamento in città. Per tutti i seguaci dell'architetto Vico Magistretti («Odio l'arredo rustico o marinaro è soltanto un omaggio al kitsch», ammonisce il designer) c'è la coppia sedia-tavolo «Abanica-Astrolabio», disegnata dallo spagnolo Oscar Tusquets e prodotta da Driade nella collezione Aleph. «Astrolabio» è un piano rotondo (in cristallo temperato e sabbiato) sul quale spicca una splendida, ma discreta rosa dei venti. La base d'appoggio (che regala armonia e singolarità all'opera) è davvero originale: un cono in ottone ramato. «Abanica», invece, è una poltroncina in ferro e midollino dalla linea sinuosa e avvolgente. Materiali ecologici, sì, ma niente a che vedere con il tanto ostentato eco-design. Solo design-design. Ma che design. Emanuela Minucci Una soluzione per la casa al mare proposta da Croff