Los Angeles, 2 scosse di terrore

Los Angeles, 2 scosse di terrore Terromoto in California, incendi, acquedotti distrutti, 1 morto e 80 feriti Los Angeles, 2 scosse di terrore Danni limitati, l'epicentro in una zona quasi desertica Il sisma ha fatto oscillare i grattacieli per un minuto WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Quando le luci del giorno hanno illuminato il Sud della California e una ricognizione più completa ha consentito un primo bilancio complessivo dei danni, lo hanno battezzato «il gigante gentile». Ma la lunga e potentissima scossa di terremoto, che, ieri mattina poco prima delle 5, ha colpito la fascia di territorio che, da Los Angeles sulla costa Pacifica, si estende verso il deserto del Nevada, ha seminato un terribile panico, rinnovato poi per tutto il giorno da altre forti scosse di assestamento. Uno solo morto, ieri, un bambino di Yucca Valley su cui è precipitato un camino, parecchie decine di feriti (almeno 80), per fortuna non gravi e un certo numero di case disastrate oppure incendiate a causa dei corto circuiti elettrici seguiti alla scossa. Danni modesti per un terremoto di 7,4 gradi della scala Richter. Il «gigante gentile» deve quindi il suo nome al senso di sollievo che la gente ha provato dopo la grande paura. Ma non è stato affatto gentile. «Sembrava che enormi treni corressero all'impazzata sotto terra», ha raccontato un testimone. Per un eterno minuto tanto è durata la scossa - tutti gli abitanti del Sud della California hanno pensato che fosse la volta buona, che la temuta definitiva vendetta della faglia di San Antonio, che molti si attendono da un momento all'altro e che piccole scosse quasi quotidiane continuano ad annunciare, fosse «finalmente» arrivata. Non era così, ma intanto riempie di speranza la constatazione che, data la struttura delle città e delle case, anche una scossa molto grossa come quella di ieri ha provocato danni contenuti. Alle 4 e 58 del mattino, con epicentro nei pressi di Joshua Tree, nell'entroterra a circa 200 chilometri da Los Angeles, la terra, più che tremare, è stata strattonata avanti e indietro con incredibile violenza. I californiani devono risalire al 1906, quando un terremoto dell'8,6 della scala Richter causò la morte di circa 500 persone a San Francisco, per tracciare un paragone adeguato. Nel '71, quando a Los Angeles morirono 64 persone e i danni alle cose furono incalcolabili, la scossa fu del 6,5 della scala Richter. La fortuna è stata che, questa volta, il punto in cui il terremoto ha colpito con maggiore forza, Joshua Tree e la vicina Yucca Valley, è una zona quasi desertica, abitata da piccole comunità, che vivono in piccole case. Cionondimeno, per alcune ore la situazione è stata drammatica. La corrente è saltata in intere aeree e su parecchi incendi provocati dai corto circuiti i pompieri non sono potuti intervenire in tempo perché non avevano acqua. La mancanza di corrente elettrica ha reso difficili i primi soccorsi alle decine di feriti che si sono riversati nell'ospedale di Yucca Valley. Qualcuno aveva subito fratture, altri piccole amputazioni. Altri ancora accusavano dolori di petto dovuti al panico. Un uomo è morto di infarto. Inarrestabili, a distanza di un paio di minuti una dall'altra, sono cominciate le cosiddette scosse di assestamento, fino a che, pochi minuti dopo le 8, una di esse, particolarmente forte (7° grado Richter), ha fatto temere che tutto stesse ricominciando o, addirittura, che quanto era accaduto fino ad allora fosse stato solo l'annuncio dell'apocalisse finale. La gente ha quindi impiegato ore a ritrovare la calma e un respiro regolare, nonostante i californiani siano abituatissimi a convivere con le convulsioni della crosta terrestre. La seconda scossa ha compiuto il lavoro già impostato dalla prima, facendo precipitare rocce su parecchie strade. L'asfalto della rete viabile del Sud della California è stato butterato da crateri, spaccato da crepe in molti punti. A Los Angeles si resta con il fiato sospeso. George Bush ha dovuto rinunciare a una partita a golf e rientrare a Washington da Camp David. Paolo Passarmi Nelle tre immagini tv: la giornalista McDermott vive in diretta la paura del sisma, una casa in fiamme e in una strada l'asfalto divelto

Persone citate: George Bush, Joshua Tree, Richter